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Aggiornato il 20 Novembre 2025

Modello Lettera di Contestazione Lavori Word e PDF

In questa pagina proponiamo un modello lettera di contestazione lavori Word e PDF da scaricare.

Modello Lettera di Contestazione Lavori Word e PDF

Come Scrivere una Lettera di Contestazione Lavori

La contestazione dei lavori è il passo formale con cui fai presente a chi ha eseguito un’opera (impresa edile, artigiano, appaltatore, professionista) che il risultato non è conforme a quanto pattuito o presenta difetti, e chiedi di rimediare. In ambito legale significa muoversi dentro le regole dell’appalto disciplinate dal codice civile, in particolare dagli articoli 1667, 1668 e 1669 c.c., a seconda che si tratti di vizi “semplici” o di difetti gravi e strutturali.

Quando parliamo di “contestazione lavori” di solito facciamo riferimento al rapporto tra committente e appaltatore per lavori edili, ristrutturazioni, impianti, opere su immobili o altre prestazioni d’opera. L’appaltatore ha l’obbligo di eseguire l’opera a regola d’arte e in conformità al contratto e al progetto; se il risultato non è conforme, scattano le garanzie. In generale, se emergono vizi o difformità non gravi (intonaci fatti male, piastrelle posate male, finiture scadenti, impianto non eseguito secondo capitolato, ecc.), si applica l’art. 1667 c.c.: il committente deve denunciare i vizi entro un termine preciso dalla scoperta e può chiedere l’eliminazione dei difetti a spese dell’appaltatore, la riduzione del prezzo o, nei casi più gravi, la risoluzione del contratto, oltre al risarcimento del danno.

Perché la contestazione sia efficace, il primo punto è il momento in cui ti accorgi dei problemi. La legge distingue tra vizi palesi (già visibili al momento della consegna dell’opera) e vizi occulti (che emergono dopo, magari vivendo la casa o utilizzando l’impianto). Per i lavori di appalto, la denuncia dei vizi ex art. 1667 c.c. deve essere fatta “entro sessanta giorni dalla scoperta”, salvo che l’appaltatore abbia riconosciuto il vizio o l’abbia occultato; in più l’azione si prescrive in due anni dalla consegna dell’opera. Questo significa che, se aspetti troppo a contestare, rischi di decadere dalla garanzia. Per le opere edilizie e gli interventi su immobili è fondamentale segnarsi per iscritto quando hai effettivamente scoperto il difetto, perché è da lì che decorre il termine dei sessanta giorni.

Diverso è il caso dei gravi difetti delle costruzioni, disciplinati dall’art. 1669 c.c., che riguarda non solo edifici nuovi ma anche interventi importanti su strutture preesistenti (ad esempio rifacimento del tetto, consolidamenti, grandi ristrutturazioni). Qui la legge parla di rovina, pericolo di rovina o gravi difetti che incidono sulla stabilità o sulla funzionalità essenziale dell’opera: infiltrazioni diffuse e persistenti, cedimenti, distacchi di intonaci su vasta scala, errori strutturali, imperizia grave su impermeabilizzazioni o coibentazioni importanti. In queste ipotesi il termine è più lungo: il committente ha un anno di tempo dalla scoperta per denunciare i difetti, e l’azione si prescrive in dieci anni dal compimento dell’opera. La giurisprudenza ha esteso molto l’ambito di questa norma proprio per tutelare meglio chi subisce danni da lavori fatti male su immobili.

Una buona contestazione lavori parte sempre da una ricostruzione ordinata dei fatti. Prima di scrivere conviene raccogliere tutta la documentazione: contratto o preventivo accettato, eventuale capitolato, disegni, varianti autorizzate, SAL (stati avanzamento lavori), mail e messaggi scambiati con l’impresa, foto prima/durante/dopo i lavori, eventuali fatture già pagate. Se il problema è tecnico (umidità, crepe, impianti che non funzionano, pendenze sbagliate, ecc.) spesso è utile farsi fare una relazione da un tecnico di fiducia (geometra, ingegnere, architetto) che descriva in termini professionali i difetti, le cause probabili e gli interventi necessari. Questa relazione potrà essere allegata al reclamo ed eventualmente diventare base per una perizia o una consulenza tecnica in giudizio.

La contestazione vera e propria dovrebbe assumere forma scritta e viaggiare su un canale tracciabile: raccomandata A/R, PEC o almeno consegna a mano con firma per ricevuta. Nel testo è importante indicare chi sei e chi è il destinatario, identificare il contratto (data, oggetto, importo), indicare dove si trova l’opera (indirizzo dell’immobile), spiegare in modo chiaro quali lavori sono stati eseguiti e quali problemi sono emersi, con riferimento a date e circostanze. Se la difformità riguarda il mancato rispetto del progetto o del capitolato, conviene richiamare espressamente questi documenti (ad esempio “è stata posata pavimentazione diversa da quella prevista” o “non è stato realizzato il cappotto come da capitolato”). Se si tratta di vizi occulti, specifica quando li hai rilevati, proprio per ancorare nel tempo la scoperta rispetto al termine legale.

Dal punto di vista giuridico, nella contestazione puoi richiamare l’art. 1667 c.c. quando sei di fronte a vizi “normali” e l’art. 1669 c.c. quando ritieni che si tratti di gravi difetti. Non è indispensabile citare le norme per fare valere i tuoi diritti, ma farlo aiuta a far capire all’impresa che sei consapevole del quadro legale e dei termini. Nel corpo della lettera è fondamentale indicare che la comunicazione vale come “denuncia dei vizi” e, di fatto, come messa in mora: diffidi l’impresa a eliminare i difetti a proprie spese entro un termine ragionevole, o, in alternativa, dichiari che ti riservi di chiedere riduzione del prezzo, risoluzione del contratto e risarcimento dei danni. In caso di lavori edilizi importanti, spesso si indica anche che, in mancanza di riscontro, ci si rivolgerà a un legale e si avvieranno le procedure di accertamento tecnico preventivo o causa civile.

La tempistica è fondamentale. Se l’opera non è ancora stata formalmente “accettata” (per esempio non hai firmato alcun verbale di fine lavori e non hai pagato il saldo), da un lato sei tenuto a esaminare l’opera appena possibile e a rifiutare il pagamento se il difetto è evidente; dall’altro, la denuncia fatta immediatamente rafforza la tua posizione. L’accettazione senza riserve, specie se accompagnata dal pagamento integrale, di regola preclude la garanzia per i vizi riconoscibili, mentre resta salva per i vizi occulti; per questo molti committenti sono prudenti nel firmare un verbale di consegna “a occhi chiusi” e preferiscono inserire formule come “accetto con riserva di verifica” o rimandare la chiusura fino a controlli più accurati.

Sul piano dei rimedi, la legge ti dà diverse opzioni. In prima battuta il committente ha diritto alla eliminazione dei vizi senza spese, cioè alla sistemazione dei lavori a cura e carico dell’appaltatore; oppure alla riduzione del prezzo, se preferisce tenersi l’opera così com’è, ma pagando meno. Nei casi di inadempimento grave o persistente, può chiedere la risoluzione del contratto, cioè sciogliere il rapporto e recuperare quanto pagato, restituendo l’opera nei limiti del possibile; a questi rimedi “tipici” si affianca sempre quello del risarcimento del danno, che può coprire danni materiali (danni all’immobile, rifacimenti, costi per trasferirsi altrove durante i lavori aggiuntivi) e, in certi casi, danni ulteriori. Nella pratica, il contenuto della contestazione influenza molto la successiva trattativa: più è preciso e documentato il quadro dei difetti e dei costi per rimediare, più è probabile che l’impresa scelga di intervenire spontaneamente anziché rischiare una causa.

Se l’impresa minimizza o non risponde, la contestazione scritta diventa il punto di partenza per gli strumenti successivi. In ambito civile, uno strumento molto usato nelle liti edilizie è l’accertamento tecnico preventivo (ATP) ex art. 696 c.p.c. o, in chiave conciliativa, l’ATP “obbligatorio” in materia di responsabilità professionale in alcuni casi: il giudice nomina un consulente tecnico d’ufficio (CTU) che accerta lo stato dei luoghi, i difetti e le cause, spesso prima che i lavori vengano modificati; sulla base di questa perizia le parti possono trovare un accordo oppure si apre il giudizio vero e proprio. In alternativa si può procedere direttamente con una causa ordinaria o valutare percorsi di mediazione o negoziazione assistita, specie quando i soggetti coinvolti sono più di due (impresa, subappaltatori, progettista, direttore lavori, condominio, ecc.). In tutte queste ipotesi, avere una contestazione lavori ben scritta e correttamente notificata è decisivo per dimostrare di aver rispettato termini e formalità.

Esempio Lettera di Contestazione Lavori

Privato – Impresa edile (vizi, ritardi, richiesta ripristino)

Oggetto: Contestazione lavori e richiesta ripristino/ultimazione – cantiere [indirizzo], commessa [n.]

Spett.le [Impresa]
[Indirizzo] – [PEC/Email]

Il/La sottoscritto/a [Nome Cognome], committente dei lavori di [descrizione: ristrutturazione/appalto] presso [indirizzo], con la presente contesta quanto segue:
– Vizi e difformità riscontrati in data [data sopralluogo]: [elenco puntuale: es. posa pavimenti disallineata nel soggiorno, infiltrazioni lato nord, crepe intonaco scala];
– Ritardi rispetto al cronoprogramma del [data] pari a [n. giorni/settimane];
– Mancata consegna di [certificazioni/DoP/impianti].

Vi intimo di provvedere a ripristino/ultimazione a regola d’arte entro [__] giorni dal ricevimento, concordando data e modalità di intervento. In difetto, mi riservo di affidare a terzi i ripristini con addebito dei relativi costi, nonché di applicare penali/richiedere risarcimento secondo contratto e legge.

Resto in attesa di vostro riscontro scritto.
[Luogo, data]
Firma __________________________________

Allegati: foto, verbale sopralluogo, estratto capitolato/cronoprogramma

Condominio/Amministratore → Impresa (appalto parti comuni, penali, garanzie)

Oggetto: Contestazione lavori su parti comuni – Condominio [denominazione], delibera [n./data]

Spett.le [Impresa]
[PEC/Email]

Il Condominio [denominazione, indirizzo], nella persona dell’Amministratore [Nome], contesta l’esecuzione dei lavori di [oggetto: facciate, tetto, impianto] affidati con contratto del [data] e capitolato [riferimento], per i seguenti vizi/difformità: [elenco sintetico per punti con riferimenti a foto/relazioni tecniche]. Si evidenzia inoltre ritardo di [n.] giorni rispetto al termine del [data], con penali maturate ai sensi dell’art. [__] del contratto.

Si chiede piano di ripristino dettagliato entro [__] giorni, con cronoprogramma e nominativi del direttore di cantiere, nonché deposito delle garanzie e certificazioni mancanti ([DURC, certificazioni impianti, polizze]). In difetto, il Condominio si riserva sospensione pagamenti ex art. 1460 c.c., escussione cauzione e attivazione tutele.

[Luogo, data]
L’Amministratore ____________________ (timbro e firma)

Allegati: verbale assemblea, relazione tecnico, foto, estratto contratto/capitolato

Committente B2B – Appaltatore (non conformità e sospensione pagamenti pro-quota)

Oggetto: Contestazione non conformità e sospensione pagamenti pro-quota – Ordine/Contratto [n.]

Spett.le [Impresa/Appaltatore]

Facciamo seguito al contratto/ordine n. [___] del [data] relativo a [lavori/servizi] presso [sito]. All’esito dei controlli qualità del [data] sono emerse non conformità rispetto a [capitolato/norma UNI/ISO] come da Rapporto NC n. [___]: [elenco breve].

Con la presente contestiamo formalmente le non conformità e sospendiamo il pagamento della quota corrispondente ai lavori non conformi ([€ ___ / % SAL]) sino a completo ripristino con esito positivo di collaudo entro [__] giorni. Restano salvi penali e risarcimenti da contratto. Vi invitiamo a trasmettere entro [__] giorni piano di azione correttivo (CAPA) con tempistiche e responsabili.

Cordiali saluti,
[Nome Cognome] – [Ruolo] – [Azienda]
[Luogo, data] – Firma __________________

Allegati: Rapporto NC, estratto capitolato, prove/collaudi

Contestazione entro periodo di garanzia (vizi occulti post-consegna)

Oggetto: Denuncia vizi entro garanzia e richiesta intervento – Opera consegnata il [data]

Spett.le [Impresa]

In riferimento ai lavori [descrizione] consegnati in data [data], entro il vigente periodo di garanzia segnaliamo la presenza di vizi occulti rilevati il [data]: [descrizione dettagliata, estensione e ubicazione]. Tali vizi pregiudicano [funzionalità/sicurezza/conformità] e risultano documentati in [foto/relazione tecnica].

Vi invitiamo a intervenire per il ripristino a regola d’arte entro [__] giorni dal ricevimento, concordando sopralluogo entro [__] giorni. In difetto, saranno attivate le tutele di legge, inclusa l’eventuale azione ex artt. 1667 ss. c.c. con richiesta di riduzione prezzo/risarcimento.

[Luogo, data]
Firma __________________________________

Allegati: documentazione fotografica, relazione tecnico, copia verbale consegna/collaudo

Pubblica Amministrazione / Stazione Appaltante – Appaltatore (formale)

Oggetto: Contestazione esecuzione e invito a rimuovere inadempienze – Appalto [CIG/CUP]

Spett.le [Impresa]
La [Amministrazione/Stazione Appaltante], in relazione all’appalto [oggetto] (CIG [___], CUP [___]), rileva inadempienze rispetto al Capitolato Speciale e al cronoprogramma: [elenco per punti con riferimenti agli artt. di capitolato e verbali DL]. Ai sensi del [Codice dei Contratti] e del contratto del [data], siete invitati a rimuovere le inadempienze e a presentare piano di ripristino entro [__] giorni dalla ricezione, con ripresa dei lavori entro [data].

Si diffida inoltre dall’eseguire varianti non autorizzate e si comunica che, in assenza di riscontro, si procederà all’applicazione di penali, alla sospensione dei pagamenti, fino all’eventuale risoluzione contrattuale con incameramento cauzione e richiesta danni.

[Luogo, data]
Il RUP/Dirigente ______________________
[Ente – Ufficio – Contatti]

Allegati: verbali DL/CS, estratti capitolato, cronoprogramma aggiornato, report fotografico

Modello Lettera di Contestazione Lavori Word e PDF

Di seguito è possibile trovare il modello lettera di contestazione lavori da scaricare.

Il modello è disponibile in due formati: Word e PDF, entrambi facilmente scaricabili. Questo assicurerà che sia facile da compilare, modificare e condividere, indipendentemente dal software che scegliete di utilizzare.

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