In passato abbiamo proposto un modello di delega generica, in questa guida mettiamo invece a disposizione un modello delega per targa prova Word e PDF.
Delega per Targa Prova
La delega per targa prova in pratica è il foglio con cui il titolare dell’autorizzazione (officina, concessionario, commerciante di veicoli) permette a qualcun altro di circolare usando la propria targa prova, assumendosi la responsabilità dell’uso. Non esiste un modulo unico ministeriale obbligatorio, ma ci sono alcuni contenuti che, se mancano o sono scritti male, rischiano di rendere la delega inutilizzabile in caso di controllo o sinistro.
Per capire come va costruita, la prima cosa è chiarire il contesto giuridico di riferimento. La targa prova è disciplinata dall’articolo 98 del Codice della Strada, dal relativo regolamento di esecuzione e da circolari ministeriali che hanno chiarito chi può chiederla, come va utilizzata, per quali finalità (prove tecniche, trasferimenti, dimostrazioni, collaudi, ecc.) e quali documenti devono accompagnarla. L’autorizzazione è personale, rilasciata alla ditta o al professionista (ad esempio “Officina Meccanica Rossi s.n.c.”) e non al singolo dipendente. Per questo motivo, quando la targa non viene materialmente utilizzata dal titolare o dal suo legale rappresentante, è prudente – e di fatto necessario, per evitare contestazioni – che il soggetto delegato abbia con sé una delega scritta, datata e firmata, che lo qualifichi come incaricato all’uso.
Dal punto di vista sostanziale, la delega serve a colmare il “salto” tra chi è intestatario dell’autorizzazione e chi è fisicamente alla guida. Le pattuglie che controllano su strada verificano tre cose: che l’autorizzazione alla targa prova sia valida e riferita al soggetto che compare sulla targhetta; che l’uso in quel momento sia coerente con le finalità per cui la targa prova esiste (non semplicemente uso personale per andare al mare, ma prova tecnica dopo riparazione, trasferimento verso collaudo, dimostrazione al cliente, ecc.); che chi guida non sia un perfetto estraneo, ma un soggetto che opera per conto del titolare. Qui entra in gioco la delega, che deve spiegare questo “per conto di”.
Nella pratica quotidiana, il documento va costruito in modo molto chiaro. Di solito si parte dai dati del delegante: denominazione completa della ditta, forma giuridica, sede, codice fiscale/partita IVA, estremi dell’autorizzazione alla targa prova (numero e data di rilascio), nonché dati del legale rappresentante che firma. Vanno poi indicati con precisione i dati del delegato: nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, residenza o domicilio e, se possibile, la qualifica (dipendente, collaboratore, incaricato esterno). È buona prassi riportare anche gli estremi della patente di guida del delegato, perché dimostra che il titolare dell’autorizzazione ha verificato la capacità alla guida.
Un altro punto delicato è l’individuazione della targa prova e dei veicoli/attività per cui si rilascia la delega. La targa va indicata con il suo numero esatto, come risulta dal contrassegno e dall’autorizzazione. Quanto all’uso, si può scegliere una delega “in bianco” molto ampia (ad esempio “per la circolazione su strada di veicoli di proprietà o in possesso della ditta, utilizzati per prove tecniche, trasferimenti, collaudi e dimostrazioni, ai sensi dell’art. 98 C.d.S.”) oppure una delega specifica, per una sola giornata e per un solo veicolo (indicato con telaio, marca e modello), magari in occasione di un collaudo o di una prova precisa. La seconda opzione è quella più prudente, perché limita il rischio di uso improprio e rende più chiaro il collegamento tra quella prova, quel veicolo e quel soggetto.
È altrettanto importante definire i limiti temporali e territoriali. Nelle deleghe ben fatte si trova sempre una data di inizio e una data di fine validità, o almeno un riferimento alla singola giornata (“valida esclusivamente in data … dalle ore … alle ore …”). In assenza di limitazioni, si presume che la delega sia a tempo indeterminato, il che può essere poco credibile in un controllo su strada se il delegato non è un dipendente abituale, ma un soggetto occasionale. Dal punto di vista territoriale, si può richiamare genericamente il territorio nazionale oppure, se la prova è collegata a un tragitto preciso, specificere la tratta (“dal deposito sito in … alla sede di … e ritorno”).
Sul piano della struttura giuridica, la delega deve contenere una formula espressa di conferimento di poteri. Non basta scrivere in alto “delega targa prova” e poi elencare i nomi: è bene che nel corpo del testo compaia una clausola in cui il titolare dichiara di “delegare” o “incaricare” il signor X all’uso della targa prova n. … per l’attività descritta, riconoscendolo come proprio incaricato ai sensi delle norme in materia. È altrettanto opportuno richiamare espressamente l’articolo 98 del Codice della Strada e le finalità consentite, per sottolineare che il titolare è consapevole dei limiti di legge e li ribalta sul delegato, ricordandogli di usarla solo nell’ambito delle prove e dei trasferimenti di servizio e non per scopi personali.
Dal punto di vista formale, lo strumento può essere redatto su carta intestata della ditta, datato e sottoscritto in originale dal legale rappresentante, con indicazione leggibile del nominativo sotto la firma. Alcuni preferiscono autenticare la firma presso un notaio o un pubblico ufficiale, ma in genere non è richiesto: la forza del documento sta nella sua completezza e nella coerenza con il resto dei documenti (autorizzazione targa prova, libretto del veicolo, eventuale ordine di lavoro o bolla di uscita). È però consigliabile allegare, o almeno tenere a bordo, una copia dell’autorizzazione rilasciata dalla Motorizzazione e, quando si tratta di prove su veicoli di clienti, un documento che giustifichi la presenza del mezzo in officina (ordine di riparazione, scheda di presa in carico). Questo quadro documentale, se tenuto con ordine, rende molto più semplice spiegare al controllo chi sta facendo cosa e perché.
Una delega ben impostata non serve solo a “fare bella figura” con le forze dell’ordine: ha ricadute anche sul piano della responsabilità. Se il delegato provoca un incidente mentre usa la targa prova, sarà più agevole per la compagnia assicurativa e per i giudici ricostruire i rapporti interni: da un lato la responsabilità civile verso i terzi resta in capo al titolare dell’autorizzazione (che risponde per fatto dei propri ausiliari e per l’uso della targa prova), dall’altro la delega permette di dimostrare che la persona alla guida non era un intruso ma un incaricato, con eventuale possibilità di rivalsa interna se ha violato istruzioni precise. Viceversa, l’uso di fatto della targa da parte di soggetti terzi, senza una traccia scritta, può essere qualificato come utilizzo abusivo, con possibili contestazioni per circolazione irregolare, assenza di copertura assicurativa e violazioni amministrative.
Chi redige la delega deve anche tenere in considerazione eventuali policy assicurative specifiche. Alcune polizze che coprono l’uso della targa prova richiedono che le persone abilitate alla guida siano dipendenti, soci o collaboratori abituali dell’impresa, oppure che siano preventivamente comunicate. In questi casi la delega interna va coordinata con gli obblighi verso l’assicurazione, ad esempio facendo rientrare il delegato nell’elenco dei soggetti abilitati o verificando che la polizza preveda l’uso da parte di “chiunque ne abbia titolo in base a incarico del titolare”. Se questo passaggio viene trascurato, si rischia di avere un documento formalmente ben fatto ma inefficace dal punto di vista assicurativo.
Sul piano operativo, è utile stabilire in azienda una prassi standardizzata. Si può predisporre un modello di delega precompilato, con i campi essenziali da riempire di volta in volta (dati del delegato, data, uso previsto, veicolo interessato) e un registro interno in cui annotare a chi e quando è stata rilasciata la delega per l’uso della targa prova. In caso di contestazione o incidente, poter dimostrare che la delega esisteva, che era limitata nel tempo e nell’oggetto, e che il soggetto era effettivamente incaricato quel giorno, fa una grande differenza. La delega dovrebbe essere sempre tenuta a bordo del veicolo insieme alla copia dell’autorizzazione targa prova e agli altri documenti di viaggio.
Esempio Delega per Targa Prova
Il/La sottoscritto/a ___________________________ nato/a ___________________ il ___________
residente in via ____________________________ CAP __________ Città ___________________
Codice Fiscale ___________________________________________________________________
Documento di identità n. __________________ rilasciato da ______________________________ il __________________
DELEGA
il/la sig./sig.ra ______________________________nato/a ___________________ il ___________
residente in via ____________________________ CAP __________ Città ___________________
Codice Fiscale ___________________________________________________________________
Documento di identità n. __________________ rilasciato da ______________________________ il __________________
a utilizzare il veicolo targato ________________________ marca___________________________
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_______________________________________________________________________________
Luogo e Data
Firma Delegante
I, the undersigned _____________________
hereby authorize
Mr./Mrs. ________________ resident in street ______________ N° _________
to use my motor vehicle, registered under Nr. _____________________ mark ______________
in connection with the documents of the vehicles
Date
Signature
Modello Delega per Targa Prova Word e PDF
Di seguito è disponibile un modello delega targa prova Word e PDF da scaricare.
