Quando ci arriva a casa una multa, bisogna ricordarsi alcune regole fondamentali, la data dell’infrazione non è detto che coincida con quella dell’accertamento, come nei casi di autovelox, e quindi il termine famigerato dei 90 giorni va calcolato dall’accertamento e non dalla data in cui l’evento si è verificato.
Come tutti sappiamo, la multa deve essere notificata entro questi novanta giorni, anche se in alcuni casi può tranquillamente sforare la tempistica, come per una macchina in leasing o a noleggio, dove occorre anche accertare chi guidasse la vettura in quel momento. Quindi una volta notificato alla società di noleggio, partiranno altri 90 giorni per consegnare la multa al legittimo titolare dell’infrazione. Anche quando un soggetto cambia la residenza, considerando che non è tenuto a comunicare il cambio al PRA, ci potrebbero volere più giorni per il rintracciamento.
Quando ci arriva una multa con una data di accertamento antecedente i 90 giorni canonici, e non incorrono le circostanze di cui sopra, possiamo effettivamente fare ricorso, sia al Prefetto nel Comune in cui è accaduta l’infrazione oppure alla Polizia Municipale che ha steso il verbale della multa, sia al Giudice di Pace. Nel terzo caso, si dovrà versare un contributo fisso di 43 euro e le tempistiche da rispettare sono di 30 giorni dal ricevimento della multa, o 60 per i residenti all’estero.
Lo stesso ricorso può essere inoltrato, ovviamente, dove ci sia la presenza di una delle casistiche sopracitate, ma in ogni caso i giorni previsti siano stati superati, seppure superiori.
Un modello da seguire per fare ricorso deve contenere tutti i dati del soggetto che contesta la multa, tutti i dati della contravvenzione, ovvero la data dell’avvenimento, la data dell’accertamento e la data della notifica del verbale; deve quindi contenere il riferimento all’articolo 201 del C.d.S., così come modificato dalla Legge 120 del 29 luglio 2010 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 175 del 29 luglio 2010.
Deve altresì riportare le generalità di chi ha emesso la contravvenzione e le circostanze; in allegato al modulo dovranno esserci una copia della contravvenzione e una di un documento di identità in corso di validità del soggetto che effettua ricorso.
Il modulo andrà intestato alla Prefettura, ufficio sanzioni amministrative, oppure al Comando dei Vigili urbani o della Polizia stradale, a seconda di chi ha emesso la multa.
La data e la firma in calce sono chiaramente d’obbligo.