Nella continua guerra tra operatori telefonici, c’è sempre qualcuno che la spunta con un tariffa più vantaggiosa e più opzioni interessanti da attivare a poco prezzo. Oggi mettiamo a disposizione un modulo disdetta Tre e spieghiamo come utilizzarlo.
Se siete tra quei clienti Tre che hanno deciso di voltare pagine e passare dall’altra parte, è bene che sappiate quali sono le tutte le procedure necessarie da seguire prima di effettuare il passaggio ad altro gestore telefonico.
Dal 2007, in seguito all’approvazione del decreto Bersani secondo cui la disattivazione del contratto di abbonamento prima dei termini prestabiliti non comporta alcun onere, le cose si sono fatte decisamente più veloci e meno dispendiose, è comunque necessario ricordare che ogni operatore segue degli iter diversi che prevedono obblighi e restrizioni di vario genere.
Per quanto riguarda Tre, è necessario distinguere quale risulta essere il tipo di abbonamento che si desidera interrompere, nel caso si tratti di disdetta di abbonamento mobile, è sufficiente inviare una lettera raccomandata con richiesta di rescissione del contratto alla sede centrale di Tre al seguente indirizzo C.P. 133 C.A.P. 00173 Roma Cinecittà.
Dalla data di ricezione della raccomandata, Tre attuerà il recesso nei successivi trenta giorni.
Per la rescissione del contratto, è necessario pagare una quota prestabilita in base all’abbonamento e al piano sottoscritto. In caso abbiate sottoscritto i piani di abbonamento chiamati Power C 800, Power C 1600 e Power C 3000, la risoluzione del contratto sarà totalmente gratuita.
Per quanto riguarda la disdetta chiavetta Tre, se si ha intenzione di rescindere l’abbonamento prima dei 23 mesi previsti dal contratto, è necessario inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo, Casella Postale 133 C.A.P. 00173 Roma Cinecittà.
Entro 30 giorni dall’avvenuta ricezione della raccomandata, Tre provvederà a sospendere il servizio. Il cliente ha l’obbligo di riconsegnare la chiavetta internet entro 15 giorni dal recesso ai Negozi 3, visto che per tutta la durata del contratto il dispositivo in questione era in comodato d’uso e non di proprietà del cliente.
Naturalmente, in caso di interruzione dell’abbonamento prima dei 23 mesi prestabiliti, sarà necessario versare una penale che varia in base al tipo di contratto attivato.