Internet e il commercio online sono cresciuti a dismisura negli ultimi anni, dando origine ad un numero sempre più elevato di transazioni commerciali tra soggetti che si trovano a distanza e che non hanno alcuna possibilità di stipulare una compravendita in maniera fisica.
Se è vero che i vantaggi di questo tipo di commercio sono tanti, come una maggiore possibilità di scelta e delle tariffe senza dubbio più vantaggiose, è altrettanto vero che l’estrema facilità di acquisto può anche portare ad acquisti quantomeno affrettati.
A questo proposito, è stata attivata la possibilità da parte dell’acquirente di impugnare il cosiddetto diritto di recesso, una sorta di ripensamento sugli acquisti effettuati legittimato dal Codice del Consumo.
Il Codice prevede che colui che acquista online o tramite altra forma di vendita a distanza, goda del diritto di recesso dal contratto di compravendita senza dover sostenere alcun tipo di spesa aggiuntiva.
Risulta essere importante sottolineare alcuni punti fondamentali che riguardano questa pratica sempre più diffusa, tra cui :
.L’impossibilità del venditore di contestare le motivazioni che hanno spinto l’acquirente a recedere dall’acquisto.
-La necessità dell’acquirente di comunicare l’intenzione di avvalersi del recesso attraverso una comunicazione scritta, che può essere inoltrata mediante telegramma, posta elettronica, raccomandata o fax.
-L’obbligo di richiedere il recesso dalla compravendita tramite comunicazione scritta entro un termine massimo di 10 giorni. Questi 10 giorni vanno calcolati dal momento della sottoscrizione del contratto, nel caso questo sia presente, o al momento del ricevimento della merce nel caso il venditore non sia stato presente.
-La mancanza assoluta di spese aggiuntive a carico dell’acquirente, a meno che il contratto non preveda altrimenti.
Di seguito proponiamo una lettera di diritto di recesso da scaricare.