Oggi spieghiamo in cosa consiste lo sfratto per morosità e mettiamo a disposizione un modello da utilizzare per iniziare la procedura in modo semplice.
Uno sfratto può essere ordinato a un inquilino per varie motivazioni, la scadenza naturale del contratto, il bisogno del proprietario di riutilizzare l’immobile solo per motivi di necessità previsti legalmente, l’inadempimento degli obblighi contrattuali come ad esempio il subaffitto se non previsto, il mancato pagamento del canone, per più mensilità, o anche la mancata corresponsione delle spese condominiali dovute.
In tutti questi casi il proprietario può richiede lo sfratto al suo inquilino.
Risulta essere un’azione legale tramite la quale un giudice ordina al locatario di abbandonare l’immobile da lui occupato.
Analizziamo il caso di morosità da parte dell’inquilino.
Se uno o più rate d’affitto risultano non saldate, il proprietario deve necessariamente inviare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno una lettera di sollecito per gli arretrati non pagati.
Qualora l’intimazione non sortisca effetti, bisogna rivolgersi ad un avvocato, per iniziare il provvedimento di sfratto. Ecco un esempio di lettera di sollecito da inviare all’inquilino.
A questo punto sarà il nostro avvocato a notificare l’intimazione di sfratto e la citazione per la convalida davanti al giudice di competenza per la data dell’udienza che deve essere fissata con una distanza di almeno 20 giorni dall’intimazione.
A quel punto l’inquilino dovrebbe presentarsi all’udienza e per sanare il debito potrebbe chiedere al giudice un periodo per il pagamento. A seconda dei casi tale periodo potrebbe arrivare a sei mesi o più, specialmente per disoccupati, anziani e soggetti disabili.
Se non si presenta e non salda nel contempo la morosità, lo sfratto viene convalidato e diventa esecutivo. Quindi avrà effetto definitivo entro 60 giorni.
Se l’inquilino non paga e non vuole allontanarsi dall’abitazione, l’avvocato dovrà presentare l’atto di precetto, dove concederà 10 giorni per sgomberare l’immobile.
Dopodiché si passerà all’esecuzione forzata con un provvedimento dell’Ufficiale Giudiziario del Tribunale tramite il quale si comunicano il giorno e l’ora in cui si procederà allo sfratto, se necessario con l’aiuto della forza pubblica.
Dopo aver eseguito lo sfratto forzato, si cambieranno le serrature e sarà redatto sempre dall’Ufficiale Giudiziario l’avvenuto sfatto definitivo.