In questa guida mettiamo a disposizione un modello di scheda carburante PDF.
Scheda Carburante
La scheda carburante, per anni usata da professionisti e imprese per documentare rifornimenti e detrarre l’IVA, oggi non è più lo strumento corretto. La sua funzione è stata superata dal passaggio obbligatorio alla fattura elettronica per gli acquisti di carburante effettuati nell’esercizio d’impresa, arte o professione, introdotto dalla legge di bilancio 2018 e divenuto a regime dal 1° gennaio 2019. Da quella data, ai fini fiscali, il rifornimento va certificato con e-fattura emessa dall’impianto e il pagamento deve essere tracciabile, mediante carte o altri mezzi bancari riconoscibili. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito il perimetro con la circolare 8/E del 30 aprile 2018 e successivi documenti di prassi, ribadendo che l’abolizione della scheda carburante si accompagna al doppio requisito di fattura elettronica e tracciabilità del pagamento.
Per gestire correttamente i rifornimenti dopo l’abolizione, occorre richiedere la fattura elettronica intestata al soggetto IVA, indicando i dati anagrafici e, se utile alla riconciliazione interna, la targa o il riferimento del veicolo, e saldare con strumenti tracciabili. Senza fattura, o con pagamento in contanti, il costo non è fiscalmente valido e l’IVA non è detraibile, salvo i casi residuali previsti dalla normativa. La prassi amministrativa ha più volte richiamato l’attenzione su errori formali che in passato hanno reso indeducibili i costi documentati da schede non conformi; oggi l’attenzione si sposta sulla corretta emissione della e-fattura e sulla prova del pagamento elettronico.
Le carte e le “fuel card” emesse dalle compagnie petrolifere non vanno confuse con la vecchia scheda carburante: sono strumenti di pagamento o di provisioning che, a seconda della struttura contrattuale, possono comportare l’emissione di fatture periodiche o la gestione di ricariche. La qualificazione IVA di questi strumenti è stata aggiornata dall’Agenzia delle Entrate, che ha inquadrato le carte prepagate per carburante come buoni-corrispettivo multiuso, con ricadute sul momento impositivo e sulla documentazione; è quindi importante verificare come il fornitore gestisce fatture e ricariche per non compromettere detraibilità e deducibilità.
Ai fini dell’IVA e delle imposte dirette resta ferma la disciplina generale sui veicoli: per le autovetture ad uso promiscuo, la detraibilità dell’IVA sugli acquisti e sui relativi rifornimenti è ordinariamente limitata nella misura forfetaria del 40% salvo i veicoli strumentali esclusivi, per i quali è possibile la detrazione integrale. La deducibilità del costo ai fini delle imposte sul reddito segue criteri coerenti con l’utilizzo del mezzo, con eventuali limitazioni per le autovetture non strumentali. In tutti i casi, la disponibilità della fattura elettronica e la tracciabilità del pagamento restano condizioni imprescindibili per far valere il diritto alla detrazione.
In sintesi operativa, la scheda carburante come documento sostitutivo non è più utilizzabile; la corretta procedura consiste nel farsi emettere e-fattura per ogni rifornimento o per i riepiloghi previsti contrattualmente, nel regolare il pagamento con strumenti tracciabili e nel conservare l’intero set documentale secondo le regole dell’e-fatturazione. Le imprese che utilizzano carte carburante devono verificare con il fornitore il flusso documentale in base alla più recente prassi sui buoni multiuso, così da assicurare che ogni spesa di carburante sia fiscalmente pienamente riconoscibile.
Modello Scheda Carburante PDF
Di seguito è possibile trovare un modello scheda carburante PDF.