In questa guida spieghiamo come fare un reclamo Vodafone e mettiamo a disposizione un modello reclamo Vodafone.
Reclamo Vodafone
Un reclamo Vodafone è il modo formale con cui fai presente all’operatore un problema sul servizio telefonico o internet e chiedi che venga risolto, eventualmente con un rimborso o un indennizzo. È il primo passo “ufficiale” da fare prima di arrivare a conciliazioni, Corecom o giudice, quindi conviene farlo bene e conservarne sempre prova.
In genere è opportuno presentare un reclamo quando hai fatture errate, attivazioni mai richieste, problemi di copertura o di linea che durano nel tempo, disservizi sulla portabilità, ritardi di attivazione o di migrazione, mancata cessazione della linea, addebito di penali che ritieni illegittime, o quando l’assistenza telefonica non riesce a risolvere il problema. Prima di scrivere il reclamo è utile raccogliere tutti i dati: codice cliente, numero di linea, eventuale numero della pratica aperta col servizio clienti, data di inizio del disservizio, copie delle fatture e degli SMS o email ricevuti. Questo ti permette di essere preciso e di non dover integrare il reclamo in un secondo momento.
Vodafone mette a disposizione una sezione dedicata ai reclami sul proprio sito, nella parte di assistenza e “reclami e conciliazioni”, accessibile dall’Area Clienti dopo il login o dall’app MyVodafone. Da lì è possibile inviare una segnalazione scritta direttamente online, che viene protocollata come reclamo formale.
In alternativa puoi partire dal servizio clienti: per i privati il numero di riferimento è il 190, mentre per i clienti business c’è il 42323; attraverso questi numeri puoi chiedere che venga aperto un reclamo, ma è sempre meglio avere anche qualcosa di scritto, proprio per poter dimostrare in seguito la data e il contenuto della contestazione.
Il canale scritto più forte dal punto di vista legale è la PEC. Per i reclami Vodafone è indicato l’indirizzo servizioclienti@vodafone.pec.it
, che viene usato per inviare contestazioni e richieste ufficiali; la PEC ha lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno, perché dimostra sia l’invio che la consegna del messaggio.
Se preferisci la posta tradizionale, per i reclami relativi alle linee mobili e, in molti casi, per le utenze business puoi scrivere al Servizio Clienti Vodafone, casella postale 190 – 10015 Ivrea (TO), mentre per alcune linee fisse viene indicata anche la casella postale 109 – 14100 Asti.
Esiste ancora la possibilità di usare il fax, ad esempio al numero 800 034 626, soprattutto se non disponi di PEC ma vuoi comunque un canale tracciabile.
Nel reclamo, che tu lo invii online, via PEC, via fax o con raccomandata, è importante inserire alcuni elementi chiave. Devono esserci i tuoi dati anagrafici completi, il codice fiscale o partita IVA, il numero di telefono o il riferimento della linea oggetto di contestazione, il codice cliente e, se il problema è di tipo amministrativo o commerciale, i riferimenti delle fatture interessate. Bisogna poi descrivere in modo chiaro e cronologico il problema, indicando quando è iniziato il disservizio, che cosa è accaduto, quali tentativi di soluzione hai già fatto (per esempio chiamate al 190 con numero di pratica, contatti via chat o app) e quali conseguenze hai subito. I contenuti raccomandati da Vodafone stessa per i clienti business vanno proprio in questa direzione: motivo del reclamo, recapito a cui essere richiamati, dati contrattuali e tecnici della linea coinvolta.
È altrettanto utile specificare espressamente che cosa chiedi: la risoluzione del guasto, lo storno di importi non dovuti, il rimborso di somme già pagate, l’erogazione degli indennizzi previsti dalle delibere AGCOM e dalla Carta dei Servizi, oppure la cessazione senza penali se il problema è grave e prolungato.
Una volta ricevuto il reclamo, Vodafone è tenuta a fornire una risposta motivata entro tempi definiti. Le condizioni generali e le prassi del settore prevedono in genere una risposta entro circa quaranta-quarantacinque giorni; diverse fonti di tutela dei consumatori ricordano che, se l’operatore non risponde entro questo termine o risponde in modo generico ed evasivo, il cliente ha diritto a un indennizzo economico sulla base della delibera AGCOM 387/18/CONS, che stabilisce anche un tetto massimo, indicato in circa 300 euro, per la mancata risposta al reclamo.
Per questo motivo è fondamentale conservare la prova dell’invio del reclamo (ricevuta PEC, ricevuta di ritorno della raccomandata, conferma di invio dal sito Vodafone) e della eventuale risposta.
Se Vodafone non risponde nei tempi previsti, oppure la risposta non ti soddisfa e il problema resta irrisolto, il passo successivo non è andare direttamente in tribunale, ma avviare un tentativo obbligatorio di conciliazione tramite ConciliaWeb, la piattaforma online dell’AGCOM.
Per usare ConciliaWeb devi registrarti e accedere con SPID o un altro sistema di autenticazione riconosciuto; una volta entrato, compili il formulario UG dove inserisci i tuoi dati, quelli dell’operatore, spieghi il disservizio e alleghi il reclamo già inviato a Vodafone con le relative ricevute e ogni altra prova utile, come fatture, schermate dell’area clienti, email o comunicazioni.
Una commissione del Corecom (il Comitato regionale per le comunicazioni) o di AGCOM gestirà un incontro di conciliazione, spesso da remoto, in cui tu e l’operatore proverete a raggiungere un accordo su rimborso, indennizzi o altre soluzioni. Se la conciliazione va a buon fine viene sottoscritto un verbale con valore di contratto. Se invece fallisce, puoi chiedere, sempre tramite ConciliaWeb e di solito entro tre mesi dal verbale di mancato accordo, la “definizione” della controversia, cioè una decisione vincolante da parte dell’Autorità.
Solo dopo avere esaurito questa fase, se sei ancora insoddisfatto, resta la strada di un’azione davanti al giudice di pace o al tribunale, eventualmente con l’assistenza di un’associazione di consumatori o di un legale.
Dal punto di vista pratico, quando prepari un reclamo Vodafone è utile mantenere un tono fermo ma non aggressivo, evitare frasi generiche come “non funziona niente” e preferire descrizioni concrete dei fatti, delle date e delle tue richieste. Conviene creare una cartella, anche digitale, dove tenere insieme contratto, fatture, copia dei reclami inviati e delle risposte ricevute, perché tutti questi documenti saranno poi necessari sia in conciliazione sia, se necessario, in sede giudiziaria. Se non ti senti sicuro a scrivere da zero, in rete esistono moduli di reclamo già strutturati, pensati proprio per Vodafone, che puoi usare come traccia e adattare al tuo caso; l’importante è che il testo finale rispecchi davvero la tua situazione e riporti i dati essenziali.
Vodafone gestisce ogni giorno diversi reclami, dai il tempo giusto alla società per risponderti e, se ciò non dovesse avvenire dopo trenta giorni lavorativi, potrai passare direttamente alle vie legali seguendo questa guida sul reclamo Vodafone presente sul sito Ireclami.com. La procedura per l’invio di un reclamo a Vodafone è quindi semplice.
Fac Simile Reclamo Vodafone Word e PDF
Di seguito viene messo a disposizione un fac simile reclamo Vodafone da scaricare.
