In questa guida è possibile trovare un modello F24 Elide editabile.
F24 Elide
Il Modello F24 ELIDE, F24 con elementi identificativi, è il modulo con cui si effettuano pagamenti che l’Agenzia delle Entrate deve collegare in modo puntuale a uno specifico rapporto o atto. Il suo impiego tipico riguarda i contratti di locazione e affitto: si utilizza per la prima registrazione, per il versamento dell’imposta dovuta sulle annualità successive, per la proroga del termine contrattuale, per la cessione del contratto a terzi, per la risoluzione anticipata e per l’eventuale imposta di bollo quando il procedimento non è gestito in cedolare secca; nelle situazioni di ritardo consente anche la regolarizzazione tramite ravvedimento con sanzioni e interessi. Chi ha optato per la cedolare secca non versa registro e bollo sulle registrazioni e sugli adempimenti successivi e, per gli acconti e saldi dell’imposta sostitutiva, deve usare l’F24 ordinario. Anche per gli affitti di fondi rustici l’ELIDE resta il canale per l’imposta di registro, applicando l’aliquota ridotta propria della tipologia.
Nella compilazione si indicano il codice fiscale e i dati anagrafici del soggetto che paga – di regola il locatore, ma locatore e conduttore sono solidalmente obbligati e può versare anche uno solo dei due – e, nella sezione “Erario ed altro”, si inseriscono il codice tributo coerente con l’adempimento, l’anno di riferimento espresso in quattro cifre, gli importi a debito arrotondati al centesimo e gli “elementi identificativi” utili ad abbinare il pagamento alla posizione. I codici tributo più ricorrenti per le locazioni sono 1500 per l’imposta di registro sulla prima registrazione, 1501 per le annualità successive, 1502 per le proroghe, 1503 per le cessioni, 1504 per le risoluzioni; per le sanzioni e gli interessi dell’imposta di registro si usano 1505 e 1506, mentre 1507, 1508 e 1509 corrispondono rispettivamente a bollo, sanzioni bollo e interessi bollo. L’anno di riferimento è quello dell’annualità o dell’evento e non l’anno in cui si paga: se l’annualità decorre, per esempio, dal 1° ottobre 2025, si indicherà 2025 anche se il versamento avviene a settembre. Per i contratti già registrati il campo “elementi identificativi” ospita il codice identificativo del contratto rilasciato dall’Agenzia; per la prima registrazione il modo più sicuro è usare l’F24 ELIDE precompilato generato dal software RLI oppure attenersi alle istruzioni dell’ufficio, perché in molte lavorazioni è l’ufficio stesso ad abbinare il pagamento alla pratica. I campi “codice ufficio” e “codice atto” non si compilano nelle ordinarie locazioni abitative o ad uso diverso, salvo diversa richiesta dell’ufficio.
Le scadenze sono omogenee: trenta giorni dalla stipula o dalla decorrenza, se anteriore, per la prima registrazione; trenta giorni dalla scadenza dell’annualità precedente per gli anni successivi; trenta giorni dall’evento per proroghe, cessioni e risoluzioni. Il ravvedimento operoso consente di sanare i ritardi pagando l’imposta dovuta e aggiungendo sanzioni ridotte e interessi legali, utilizzando i codici sopra indicati, con la riduzione che dipende dai giorni di ritardo. L’imposta di registro sulle locazioni abitative è pari al 2 per cento del canone annuo, nel rispetto dei minimi di legge; per le annualità successive si versa il 2 per cento del solo canone dell’anno interessato, mentre in alternativa è possibile versare in un’unica soluzione l’imposta dovuta per tutta la durata del contratto ottenendo la riduzione percentuale prevista per l’anticipazione. L’imposta di bollo, quando dovuta, si calcola per copia registrata sulla base delle pagine o delle righe secondo le regole ordinarie; nel canale telematico è il sistema a calcolare il totale.
È frequente l’errore di indicare l’anno di pagamento al posto dell’anno dell’annualità o dell’evento, con la conseguenza di un abbinamento fallito; altrettanto frequente è l’uso del codice tributo sbagliato, ad esempio 1501 al posto di 1502 quando si sta prorogando. Gli abbinamenti falliscono anche quando, per adempimenti successivi alla prima registrazione, mancano o sono imprecisi gli elementi identificativi del contratto. Vanno evitati anche gli arrotondamenti agli euro e le regolarizzazioni in ravvedimento prive dell’indicazione di sanzioni e interessi. La confusione con la cedolare secca è un’altra fonte di errori: chi ha optato per la cedolare non deve versare nulla con ELIDE per registrazioni, proroghe e risoluzioni, mentre gli acconti e il saldo della cedolare si pagano con F24 ordinario.
Sul piano operativo conviene ricordare che RLI è il canale amministrativo della registrazione e degli adempimenti, mentre l’ELIDE è il canale di pagamento; nella presentazione telematica RLI calcola e propone l’addebito diretto o genera un F24 ELIDE precompilato che riduce al minimo i rischi sui campi sensibili. Chi presenta allo sportello porterà con sé la quietanza ELIDE per consentire l’abbinamento alla pratica. I titolari di partita IVA sono tenuti alla presentazione telematica dell’F24; i privati possono pagare sia online sia presso banca o posta. È buona prassi conservare le ricevute insieme al contratto e alle ricevute RLI, perché servono per i controlli e semplificano eventuali ravvedimenti successivi.
Modello F24 Elide Editabile
Di seguito è possibile trovare un modello F24 Elide PDF editabile.
