Molto spesso di associa recupero crediti e messa in mora: questo è frutto di una errata concezione del recupero crediti o perlomeno di una concezione antiquata. Mentre fino a qualche anno fa il recupero crediti si occupava di recuperare quelle somme impagate dopo che le procedure giudiziarie erano già state intraprese oggi il recupero crediti ha una funzione, potremmo quasi dire, preventiva. Chi svolge attività di recupero crediti cerca infatti di trovare delle soluzioni che permettano di trasformare una soluzione creditoria degenerata in una sostenibile, sia per il debitore che per il creditore.
Certamente chi si occupa di recupero crediti avrà a cura le ragioni del creditore, che è chi lo ha incaricato di recuperare i propri soldi, ma avrà attenzione a trovare vie di mediazione che permettano al debitore di riuscire a far fronte comunque alle proprie obbligazioni, evitando quindi che inizino le procedure giudiziarie.
L’intervento del recupero crediti inizia con la lettera recupero crediti, che non è l’atto di costituzione in mora, generalmente redatto dall’avvocato del creditore, che poi darà origine alle procedure giudiziarie. La lettera di recupero crediti è una lettera con la quale si riassume al debitore quella che è la sua posizione contabile, riportando dunque una parte iniziale del seguente tenore Scriviamo per comunicarLe che, in seguito a recenti riscontri contabili, è emerso che alla data odierna la [nominativo del creditore], risulta ancora creditrice nei Suoi confronti, nonostante i numerosi solleciti, dell’importo di euro XXX,XX in dipendenza della fattura nr xx/xxx del 00/00/000) e di euro XX,XX per spese di insoluto.
La seconda parte della lettera sarà poi destinata alla richiesta di pagamento indicando una data per l’esecuzione del pagamento stesso e facendo riferimento al fatto che in mancanza di questo si adiranno le vie legali. Il tenore dunque della seconda parte della lettera recupero crediti sarà sulla falsariga del seguente testo La presente ha valore di ultimo sollecito la Creditrice, decorsi sette giorni dal ricevimento della presente, in mancanza di pagamento si vedrà costretta ad adire le vie giudiziali con ulteriore aggravio di spese a Suo carico.
Da questa missiva generalmente nascerà un contatto tra il recupero crediti e il debitore nel corso del quale si svilupperà un dialogo volto a proporre al creditore una nuova soluzione, generalmente una dilazione di pagamento, che permetta di evitare al debitore aggravi di costi. Del resto l’azione giudiziaria, all’inizio, rappresenta un costo anche per il creditore che dovrà sobbarcarsi le spese legali e che preferirà una speranza di recupero seppur in tempi più lunghi rispetto alla certezza di una ulteriore spesa immediata.
Certo, molto dipenderà dalla soluzione che si prospetterà al creditore e dalla credibilità della proposta del debitore che dovrà essere basata non su illusioni ma su reali capacità di pagamento.