Il Decreto Legge 224/2006, meglio conosciuto come Decreto Bersani, ha sancito la possibilità da parte di chi è titolare di un conto corrente di chiudere in maniera unilaterale il conto. In questo articolo mettiamo a disposizione un fac simile di lettera chiusura conto corrente.
Per interrompere il contratto con l’istituto di credito in modo unilaterale, devono sussistere giustificati motivi e di intenzione di interruzione del contratto deve essere data notifica scritta.
Molte indicazioni in merito al diritto di scissione del contratto, o di cambio di istituto, possiamo trovarle sul sito dell’Adusbef, http://www.adusbef.it, o sul sito di Altroconsumo, http://www.altroconsumo.it.
Ovviamente il conto corrente deve contenere i fondi necessari alla chiusura, cosa che potrebbe trarre in inganno chi del Decreto Bersani sa che non sono dovute spese di chiusura del conto.
Queste spese, normalmente, riguardano canone per il periodo di fruizione del conto corrente ed il costo già maturato degli eventuali servizi offerti, che l’istituto di credito normalmente fa pagare in maniera periodica.
Una volta verificato che il conto contiene le spese per canone e servizi che risultano ancora pendenti, possiamo preparale la nostra lettera di chiusura del Conto Corrente, da indirizzare non alla nostra filiale, ma alla sede centrale del nostro istituto di credito.
Spett.le ____________________ (nome del nostro istituto)
___________________________ (indirizzo)
Oggetto: Richiesta di estinzione Conto Corrente
Io sottoscritto/a _________________________, C.F. ________________,
nato/a a _______________________(__), il __/__/____ e
residente in ________________________(__), via ___________________________________,
richiedo con la presente l’estinzione del conto corrente n* _____________________, da me acceso presso di voi ed intestato a ______________________ .
Chiedo inoltre il trasferimento del saldo residuo sul conto corrente intestato a ____________________, avente codice IBAN __________________________.
Risulta comunque sempre opportuno parlare con il personale della agenzia, per sapere se esistono sospesi sul nostro conto, ad esempio assegni emessi e non incassati, e per sapere di preciso che tipo di documentazione quella specifica banca desidera, oltre ovviamente alle procedure per la riconsegna del bancomat o del libretto assegni non ancora utilizzato.