• Skip to main content
  • Skip to primary sidebar
  • Skip to footer

Modelli e Fac Simile

Modelli e Fac Simile Gratis da Scaricare

You are here: Home / Modelli e Fac Simile / Contratti / Comodato / Fac simile Scrittura privata comodato sede associazione volontariato

Aggiornato il 28 Novembre 2025

Fac simile Scrittura privata comodato sede associazione volontariato

Una scrittura privata comodato per sede associazione di volontariato è un documento attraverso il quale una parte, detta comodante, concede in uso gratuito ad un’altra parte, detta comodatario (in questo caso, una associazione di volontariato), un immobile o parte di esso, affinché venga utilizzato come sede per le attività dell’associazione.

Fac simile Scrittura privata comodato sede associazione volontariato

Questo tipo di accordo è particolarmente utile non solo per l’associazione, che riesce a ridurre i costi operativi, ma anche per il proprietario dell’immobile, che può godere di vantaggi fiscali derivanti dalla concessione dell’immobile a fini sociali, culturali o di volontariato, a seconda della legislazione vigente nel paese dove questo avviene.

Come compilare una Scrittura privata comodato sede associazione volontariato

La scrittura privata di comodato per la sede di un’associazione di volontariato è il contratto con cui il proprietario di un immobile, o di alcuni locali, concede gratuitamente quegli spazi all’associazione affinché li utilizzi come sede legale e/o operativa, con l’obbligo di restituirli alla cessazione del rapporto. Dal punto di vista giuridico si tratta di un comodato di bene immobile: si applicano le norme del codice civile sul comodato, che lo definiscono come un prestito d’uso essenzialmente gratuito, legato a un certo tempo o a un certo scopo e caratterizzato dall’obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto.

Nel contesto del Terzo Settore questo schema contrattuale è diffusissimo. Molti Comuni concedono locali inutilizzati alle organizzazioni di volontariato, parrocchie mettono a disposizione saloni o oratori, privati prestano un negozio o un ufficio dismesso per farne sede associativa. Il comodato consente di formalizzare questa disponibilità senza alienare l’immobile e senza stipulare una locazione, lasciando la proprietà al comodante ma attribuendo all’associazione un titolo chiaro per l’uso dell’immobile.

Le parti del contratto sono, da un lato, il comodante, che può essere un ente pubblico, un ente religioso o un privato, e dall’altro il comodatario, cioè l’associazione di volontariato, spesso qualificata come ente del Terzo Settore e iscritta al RUNTS. Se il comodante è un ente pubblico, la scrittura privata si innesta di solito su un procedimento amministrativo: una delibera o un atto dirigenziale autorizza la concessione dei locali e ne definisce i presupposti, mentre il comodato disciplina in concreto il rapporto con l’associazione. In ogni caso, al di là delle formule, è altamente opportuno che l’accordo sia messo per iscritto, perché il documento diventa la prova principale verso terzi (amministrazioni, banche, assicurazioni, uffici RUNTS) del fatto che l’associazione ha la disponibilità legittima di una sede.

Il contenuto della scrittura comincia con l’identificazione precisa delle parti e dei locali. Si indicano i dati anagrafici o i dati dell’ente proprietario e dell’associazione, con il relativo codice fiscale e, se esistente, il riferimento all’iscrizione nel RUNTS. L’immobile viene descritto con cura, specificando indirizzo, piano, eventuali interni, superfici, pertinenze, e riportando i dati catastali necessari a individuarlo senza ambiguità. In questo modo è chiaro quali spazi sono effettivamente concessi all’associazione e si evita che nascano dubbi su parti comuni, cortili, autorimesse o locali accessori.

La clausola che qualifica l’operazione come comodato d’uso gratuito chiarisce che l’associazione può utilizzare i locali senza corrispondere un canone, e di solito precisa che essi saranno adibiti a sede legale, a sede operativa o ad entrambe le funzioni. In questa sezione si descrive anche l’attività che verrà svolta: riunioni interne, sportelli informativi, attività di coordinamento dei volontari, formazione, piccoli eventi associativi, magazzino per materiali e attrezzature. Parallelamente si elencano in forma discorsiva i divieti più importanti, come l’uso abitativo, lo svolgimento di attività commerciali vere e proprie sganciate dalle finalità statutarie, la trasformazione dei locali in spazi aperti al pubblico senza rispetto delle regole di sicurezza, la concessione dei locali a terzi senza consenso del proprietario, il deposito di merci o sostanze pericolose non compatibili con la destinazione.

La durata del comodato può essere definita in maniera determinata oppure a tempo indeterminato. Spesso, quando il concedente è un ente pubblico, si individua un termine di alcuni anni, talvolta anche lungo, collegandolo magari all’impegno dell’associazione a prendersi cura degli spazi o a realizzare determinati interventi di sistemazione. In altri casi, soprattutto nei rapporti con privati o enti religiosi, si preferisce una durata non rigidamente prefissata, con la previsione che il comodante possa chiedere la restituzione dei locali quando sopraggiunga un suo bisogno o cessino le ragioni dell’uso associativo, lasciando un congruo preavviso per consentire all’associazione di riorganizzarsi. In ogni caso, il testo dovrebbe indicare con chiarezza la data di inizio del rapporto, le condizioni per l’eventuale rinnovo e i termini e le modalità del rilascio dei locali, prevedendo ad esempio quanti giorni o mesi di preavviso occorrono perché l’associazione lasci la sede.

Sul piano economico e gestionale, la scrittura affronta il tema delle spese e della manutenzione. Di regola, le imposte sull’immobile e gli oneri strutturali rimangono in capo al proprietario, mentre l’associazione si fa carico delle utenze dei locali, come energia elettrica, riscaldamento, acqua, telefono e connessione, nonché della TARI come soggetto che di fatto utilizza gli spazi. Alla stessa associazione vengono di solito attribuite le spese di manutenzione ordinaria, come pulizie, piccole riparazioni, tinteggiatura periodica se necessaria all’uso, sostituzione di lampade o componenti di normale usura. La manutenzione straordinaria e gli interventi strutturali restano tendenzialmente di competenza del proprietario, anche se molti accordi prevedono che l’associazione possa farsi carico di lavori di miglioramento e di recupero dell’immobile, spesso in cambio di un comodato più lungo. In questi casi è importante precisare se, alla fine del rapporto, l’associazione avrà o meno diritto a rimborsi, o se le opere resteranno acquisite gratuitamente all’immobile.

Poiché nella sede associativa si svolgono attività che coinvolgono persone, la scrittura dedica una parte alla sicurezza e alle responsabilità. Il proprietario resta responsabile della solidità e della conformità strutturale dell’edificio, mentre l’associazione è tenuta a utilizzare i locali nel rispetto delle norme di sicurezza applicabili alle sue attività, dalla prevenzione incendi alla gestione delle vie di fuga, fino alle misure per la tutela dei volontari e degli utenti. In genere si prevede che l’associazione risponda dei danni causati a terzi nello svolgimento delle proprie attività, nonché dei danni arrecati all’immobile o alle parti comuni per fatto dei suoi membri o dei partecipanti. Non è raro che il comodato contenga l’obbligo esplicito per l’associazione di stipulare una polizza di responsabilità civile verso terzi per le attività svolte nei locali, a integrazione dell’assicurazione obbligatoria per i volontari prevista dalla normativa di settore.

Un capitolo specifico è quello relativo al quadro del Terzo Settore e alle agevolazioni fiscali. Il Codice del Terzo Settore ha previsto che gli enti pubblici possano concedere a titolo gratuito beni mobili e immobili alle organizzazioni di volontariato e ad altri enti del Terzo Settore per lo svolgimento di attività di interesse generale. Allo stesso tempo ha introdotto un regime agevolato per taluni atti posti in essere dalle organizzazioni di volontariato, che possono godere dell’esenzione dall’imposta di registro e dall’imposta di bollo per gli atti direttamente connessi alle loro attività istituzionali. In questa prospettiva, il contratto di comodato per la sede può rientrare tra gli atti agevolati, consentendo all’associazione di registrare il contratto senza sostenere i costi di imposta che normalmente gravano sui comodati immobiliari. Per altre categorie di enti del Terzo Settore le esenzioni possono essere parziali o diverse, e conviene che l’associazione verifichi il proprio caso con un consulente o con il Centro di Servizio per il Volontariato di riferimento.

La registrazione del comodato resta comunque un punto delicato. Quando il contratto è scritto e ha per oggetto un immobile, la disciplina generale prevede la registrazione entro determinati termini presso l’Agenzia delle Entrate, con un’imposta di registro in misura fissa e l’imposta di bollo sui fogli. La presenza delle agevolazioni per le organizzazioni di volontariato può modificare in concreto il carico fiscale, ma non elimina l’utilità della registrazione, che attribuisce data certa all’atto e ne rafforza la spendibilità verso terzi. La registrazione può avvenire anche in via telematica e spesso è richiesta espressamente dagli enti pubblici quando concedono i locali.

Infine, il comodato per la sede associativa svolge una funzione molto pratica nei rapporti esterni dell’ente. Il documento viene utilizzato per dimostrare la disponibilità della sede nelle pratiche di iscrizione o aggiornamento al RUNTS, per aprire o mantenere un conto corrente bancario, per dialogare con il Comune e con altre amministrazioni in occasione di bandi e convenzioni. Di solito la scrittura si chiude con una clausola di rinvio alle norme del codice civile sul comodato, con l’indicazione che eventuali modifiche dovranno avvenire per iscritto e con la scelta del foro competente, spesso individuato nel luogo in cui si trova l’immobile.

Esempio scrittura privata comodato sede associazione volontariato

SCRITTURA PRIVATA DI COMODATO D’USO GRATUITO
DI IMMOBILE AD USO SEDE DI ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO

Tra

il/la Sig./Sig.ra ___________, nat a _______________ () il _______________, C.F. ____________, residente in _______________ (), via _______________ n. ____,

di seguito “Comodante”

e

l’Associazione di Volontariato “____________”, con sede legale in _______________ (), via _______________ n. ____, C.F. _______________, iscritta / non iscritta _______________ al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) sezione _______________, in persona del/della Presidente e legale rappresentante pro tempore Sig./Sig.ra ___________, nat a _______________ () il _______________, C.F. _______________,

di seguito “Comodatario” o “Associazione”

premesso che il Comodante è proprietario / legittimo detentore _______________ dell’immobile di seguito descritto e intende concederlo in uso gratuito all’Associazione per lo svolgimento delle attività istituzionali di volontariato, si conviene e si stipula quanto segue.

Art. 1 – Oggetto

Il Comodante concede in comodato d’uso gratuito al Comodatario, che accetta, l’immobile sito in _______________ (___), via _______________ n. ____, piano _______________, interno _______________, composto da n. _______________ vani, per una superficie complessiva di circa _______________ mq, da destinarsi a sede legale e/o operativa dell’Associazione.

L’immobile è censito al Catasto Fabbricati del Comune di _______________ al foglio _______________, particella/mappale _______________, subalterno _______________.

Eventuali pertinenze e spazi accessori (cortile, giardino, area di parcheggio, locali magazzino, ecc.) compresi nel comodato sono così individuati: _______________.

La proprietà dell’immobile e delle relative pertinenze rimane in ogni caso in capo al Comodante.

Art. 2 – Destinazione d’uso

L’immobile è concesso in comodato esclusivamente per essere adibito a sede legale e/o operativa dell’Associazione, per lo svolgimento di attività istituzionali e di interesse generale di natura non lucrativa, quali a titolo esemplificativo riunioni, attività di coordinamento dei volontari, sportelli informativi, momenti formativi, deposito di materiali e attrezzature, iniziative rivolte a soci, volontari e, se previsto, alla cittadinanza.

È fatto espresso divieto di destinare l’immobile a uso abitativo, di svolgervi attività commerciali in forma prevalente e sganciata dalle finalità istituzionali, di realizzare intrattenimenti aperti al pubblico non coerenti con le finalità associative, di utilizzarlo come sede di partiti, sindacati o altre realtà diverse dall’Associazione salvo autorizzazione scritta del Comodante.

È inoltre vietato concedere a terzi, in tutto o in parte, l’uso dei locali a qualsiasi titolo (locazione, sublocazione, subcomodato, concessione d’uso, ecc.) senza il preventivo consenso scritto del Comodante.

Art. 3 – Natura gratuita e ripartizione delle spese

Il presente contratto ha natura di comodato d’uso gratuito. Il Comodatario non è tenuto a corrispondere al Comodante alcun canone o corrispettivo periodico per l’utilizzo dell’immobile.

Le parti convengono che restano a carico del Comodante le seguenti spese: _______________ (ad esempio imposte sull’immobile, spese condominiali straordinarie).

Restano a carico del Comodatario le seguenti spese: utenze relative all’immobile (energia elettrica, gas, acqua, telefono, connessione dati), TARI, spese di pulizia e manutenzione ordinaria, nonché ogni altro costo direttamente connesso allo svolgimento delle attività associative nei locali, secondo le modalità di pagamento / rimborso così convenute: _______________.

Le somme eventualmente corrisposte dall’Associazione hanno natura di rimborso spese e non potranno essere in alcun modo qualificate come canone di locazione.

Art. 4 – Durata

Il presente comodato ha durata determinata, con decorrenza dal _______________ e scadenza al _______________.

Alla scadenza il contratto potrà essere rinnovato per ulteriori periodi di _______________ ciascuno, secondo le seguenti modalità: _______________ (ad esempio rinnovo tacito salvo disdetta da comunicarsi con preavviso di _______________ giorni, oppure rinnovo espresso mediante accordo scritto).

Resta in ogni caso salva la facoltà del Comodante di chiedere la restituzione anticipata dell’immobile in caso di sopravvenuto grave bisogno personale o familiare, ovvero qualora vengano meno i presupposti che giustificano l’uso della sede da parte dell’Associazione, o ancora in caso di grave inadempimento del Comodatario alle obbligazioni derivanti dal presente contratto. In tali ipotesi il Comodatario dovrà rilasciare i locali entro e non oltre _______________ giorni dalla ricezione della richiesta scritta del Comodante.

Art. 5 – Consegna e stato dei locali

La consegna dell’immobile avviene in data _______________.

Le parti redigono in tale occasione un verbale di consegna, allegato “A” al presente contratto, nel quale sono descritti lo stato dei locali, degli impianti, degli infissi, dei servizi igienici, nonché gli eventuali arredi o attrezzature presenti e il numero di chiavi consegnate all’Associazione.

Il Comodatario dichiara di aver visionato l’immobile, di averlo trovato idoneo all’uso convenuto e di accettarne lo stato di manutenzione.

Art. 6 – Obblighi del Comodatario

Il Comodatario si impegna a custodire e utilizzare l’immobile con la diligenza del buon padre di famiglia, rispettando la destinazione d’uso indicata all’articolo 2 e le norme vigenti in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, prevenzione incendi, agibilità e igiene.

L’Associazione si obbliga a mantenere i locali in buono stato di pulizia e conservazione, a non eseguire opere murarie, modifiche strutturali, cambiamenti di destinazione d’uso o interventi sugli impianti senza il preventivo consenso scritto del Comodante e, ove necessario, delle competenti autorità, assumendosi i costi e gli oneri connessi alle opere autorizzate.

Il Comodatario si impegna a rispettare il regolamento condominiale, ove esistente, e le eventuali regole di utilizzo degli spazi comuni stabilite dal Comodante, nonché a garantire un comportamento corretto dei propri associati, volontari, collaboratori e utenti all’interno della sede.

Il Comodatario consente al Comodante o a suoi incaricati di accedere ai locali, previo preavviso di _______________ ore/giorni, per sopralluoghi, verifiche o interventi di manutenzione straordinaria, salvo casi di urgenza che rendano necessario l’accesso immediato.

Art. 7 – Lavori, migliorie e manutenzione

Le spese di manutenzione ordinaria e di piccola riparazione sono a carico del Comodatario.

Eventuali lavori di adeguamento, miglioramento o personalizzazione dei locali che l’Associazione intenda eseguire dovranno essere preventivamente concordati e autorizzati per iscritto dal Comodante.

Salvo diverso accordo scritto, le migliorie e le addizioni eseguite dal Comodatario resteranno acquisite all’immobile senza che l’Associazione possa pretendere indennità o rimborsi alla cessazione del comodato. Eventuali diversi accordi in merito a opere specifiche saranno descritti come segue: _______________.

Art. 8 – Responsabilità, danni e assicurazioni

Il Comodatario è responsabile dei danni che l’immobile e le sue pertinenze dovessero subire per fatto proprio o di persone da lui ammesse nella sede, salvo il normale deterioramento d’uso. In caso di danni eccedenti l’uso normale, l’Associazione si impegna a rimborsare al Comodante le spese di riparazione, quantificate in euro _______________ ovvero secondo la spesa effettivamente sostenuta e documentata o sulla base di perizia redatta da tecnico individuato come segue: _______________.

L’Associazione è inoltre responsabile, nei limiti di legge, dei danni che dall’uso dei locali e dallo svolgimento delle attività associative possano derivare a terzi, a beni di terzi o alle parti comuni dell’edificio.

Il Comodatario si impegna a stipulare e mantenere in vigore, per tutta la durata del comodato, una polizza assicurativa di responsabilità civile verso terzi a copertura dei rischi connessi alle attività svolte nell’immobile, con massimale non inferiore a euro _______________, indicando il Comodante quale eventuale soggetto terzo beneficiario / coassicurato _______________. Gli estremi della polizza sono: compagnia _______________, n. polizza _______________, decorrenza _______________, scadenza _______________.

Restano ferme le coperture assicurative obbligatorie previste dalla normativa in materia di organizzazioni di volontariato per i volontari impiegati nelle attività dell’Associazione.

Art. 9 – Restituzione dell’immobile

Alla scadenza del termine di cui all’articolo 4, o in caso di cessazione anticipata del comodato per qualsiasi causa, il Comodatario si obbliga a restituire l’immobile al Comodante entro e non oltre _______________ giorni, libero da persone e cose dell’Associazione, pulito e nelle medesime condizioni in cui è stato consegnato, salvo il normale deterioramento d’uso.

Alla restituzione le parti potranno redigere apposito verbale di riconsegna, allegato “B”, nel quale verrà dato atto dello stato dei locali e delle eventuali criticità riscontrate.

Il Comodatario si impegna a riconsegnare tutte le chiavi e i dispositivi di accesso in suo possesso; in difetto, sarà tenuto a rimborsare le spese necessarie per la sostituzione delle serrature e dei sistemi di chiusura, quantificate in euro _______________ ovvero secondo la spesa effettivamente documentata.

Art. 10 – Trattamento dei dati personali

Le parti dichiarano di essersi reciprocamente informate, ai sensi della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali, che i dati raccolti in occasione della sottoscrizione del presente contratto saranno trattati esclusivamente per finalità connesse alla gestione del rapporto di comodato e agli adempimenti di legge.

Il Comodatario dichiara di aver ricevuto e preso visione dell’informativa privacy fornita dal Comodante.

Art. 11 – Rinvio normativo e foro competente

Per quanto non espressamente previsto dal presente contratto, le parti fanno rinvio alle disposizioni di cui agli articoli 1803 e seguenti del codice civile in materia di comodato, nonché alla normativa vigente in materia di enti del Terzo Settore e di organizzazioni di volontariato.

Per qualsiasi controversia relativa all’interpretazione, esecuzione o validità del presente contratto sarà competente in via esclusiva il Foro di _______________.

Letto, confermato e sottoscritto.

Luogo _______________, data _______________

Il Comodante

Per il Comodatario – Associazione “_______________”
Il/La Presidente e legale rappresentante

Fac simile scrittura privata comodato sede associazione volontariato Word

Di seguito è disponibile un fac simile scrittura privata comodato sede associazione volontariato Word.

Icona

Fac simile scrittura privata comodato sede associazione volontariato

1 file 0
Download

Filed Under: Comodato, Contratti

Primary Sidebar

Cerca

Categorie

  • Altro
  • Azienda
  • Diffide
  • Modelli e Fac Simile
    • Altro
    • Associazioni
    • Autocertificazioni e Dichiarazioni Sostitutive
    • Banca e Servizi Finanziari
    • Condominio
    • Consumatori
    • Contratti
      • Comodato
    • Delega
    • Diritto
    • Disdette
    • Enti Pubblici
    • Fisco
    • Inviti
    • Lavoro
    • Lettere Commerciali
    • Locazione
    • Preventivi
    • Reclami
    • Ricevute
    • Scrittura Privata
    • Scuola
    • Scuse
    • Verbali

Footer

Informazioni

  • Contatti
  • Cookie Policy
  • Privacy
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.