In questo articolo mettiamo a disposizione un fac simile ricorso commissione tributaria e spieghiamo a cosa serve.
Come Fare Ricorso Commissione Tributaria
In Italia il ricorso contro un atto dell’amministrazione finanziaria si propone davanti alle Corti di giustizia tributaria di primo grado, che fino al 2022 si chiamavano Commissioni tributarie. Il rito è disciplinato dal d.lgs. 546/1992, più volte aggiornato, ed è ormai integralmente telematico: l’atto introduttivo si notifica e si deposita via PTT, con firma digitale e pagamento del contributo unificato tributario in misura commisurata al valore della lite. Il primo passaggio, prima ancora di scrivere, è capire se l’atto è effettivamente impugnabile e qual è l’autorità corretta da evocare. La norma di riferimento elenca gli atti contro cui è ammesso ricorso, tra cui avvisi di accertamento o di liquidazione, provvedimenti di irrogazione sanzioni, ruoli e cartelle, dinieghi o silenzi su istanze di rimborso e i principali atti della riscossione; altre comunicazioni, come i meri avvisi bonari, di regola non sono autonomamente impugnabili se non si traducono in una pretesa esecutiva. La legittimazione passiva segue l’atto: si ricorre contro l’ente che lo ha emesso o, per gli atti della riscossione, contro l’agente competente, avendo cura di includere in giudizio i soggetti necessari quando la pretesa sia “a più mani”.
I termini sono perentori e vanno calcolati con precisione. Il ricorso si propone entro sessanta giorni dalla notifica dell’atto, con la sospensione feriale dal primo al trentuno agosto; nei rimborsi il termine decorre dal diniego espresso o dal maturare del silenzio significativo. In molte liti di valore fino a cinquantamila euro opera il reclamo/mediazione obbligatoria: il ricorso si notifica all’ente e resta per novanta giorni in una fase “paragiudiziale” in cui l’amministrazione può accogliere, ridurre o transigere, con interruzione del decorso dei termini processuali; se l’esito non arriva o è negativo, il contribuente si costituisce in giudizio e la causa prosegue. L’assistenza tecnica è regola generale: salvo le liti di modesto valore, serve un difensore abilitato (avvocati e dottori commercialisti in primis), che appone la firma digitale agli atti, cura il deposito via PTT e gestisce la procura. Il valore della lite, rilevante per contributo e competenze, corrisponde alla sola imposta contestata al netto di sanzioni e interessi, salvo le controversie composte solo da sanzioni.
La notifica del ricorso si effettua di norma via PEC agli indirizzi istituzionali pubblicati nei registri; il deposito telematico va effettuato entro trenta giorni dalla notifica allegando il ricorso notificato con le ricevute, i documenti probatori, la procura, la prova del pagamento del contributo e un indice ordinato. Nello stesso atto o con istanza separata si può chiedere la sospensione dell’atto impugnato quando la pretesa presenti ragioni di illegittimità e l’esecuzione possa arrecare un danno grave e difficilmente riparabile; il giudice valuta in tempi rapidi, anche prima dell’udienza, sulla base del fumus e del periculum e può modulare la cautela con condizioni o garanzie. L’udienza, salvo decisione a trattazione scritta, si svolge con discussione sintetica, oggi anche da remoto quando disposto; per le cause di minore valore la riforma ha introdotto decisioni del giudice monocratico e ha ampliato gli spazi per la prova testimoniale, prima molto compressi, in un’ottica di maggiore aderenza al fatto.
Il cuore del ricorso è la domanda di annullamento o di rideterminazione della pretesa, fondata su motivi di legittimità e di merito. È essenziale ricostruire con ordine i presupposti dell’imposizione, i vizi dell’atto (competenza, motivazione, notifica, decadenze) e l’erroneità del quantum, allegando subito i documenti rilevanti: contratti, contabilità, perizie, interpelli, corrispondenza e ogni elemento che consenta al giudice di verificare la fondatezza delle doglianze. La conciliazione giudiziale resta una via sempre percorribile: può essere proposta e perfezionata fino alla decisione, con riduzione delle sanzioni e definizione dei pagamenti a rate; spesso è lo strumento più efficiente quando l’accertamento contiene profili sostenibili e altri difficili da superare.
La sentenza di primo grado è appellabile entro sessanta giorni dalla notifica o entro sei mesi dalla pubblicazione in difetto di notifica; l’appello si propone dinanzi alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado. Restano la sospensione dell’esecutività dell’atto o della sentenza appellata quando ricorrano i presupposti cautelari e l’ulteriore ricorso per cassazione per violazione di legge entro sessanta giorni dalla notifica della decisione di appello. Se l’amministrazione non esegue il giudicato, è esperibile il giudizio di ottemperanza per ottenere l’adempimento, anche con la nomina di un commissario ad acta. Quanto alle spese, vige la regola della soccombenza con possibilità di compensazione motivata; un ricorso ben fondato e documentato riduce il rischio di oneri aggiuntivi e agevola anche soluzioni transattive.
Esempio di Ricorso Commissione Tributaria da Scaricare
RICORSO CON ISTANZA DI RECLAMO-MEDIAZIONE EX ART 17-BIS DEL D.LGS. N. 546/1992
Promosso da …. (riportare dati identificativi del contribuente, domicilio fiscale, C.F., PEC,
difensore eventualmente nominato con relativi C.F. e PEC, domicilio eletto, telefono ecc.)
CONTRO
Il COMUNE DI ARDEA – UFFICIO TRIBUTI
AVVERSO
Indicare l’atto impugnato numero …. del ………………….. notificato il …………………….. relativo a
(tributo/canone)
FATTO
…descrivere sinteticamente le circostanze di fatto
DIRITTO
… indicare dei motivi di diritto sui quali si fonda l’impugnazione
CONCLUSIONI
… indicare la richiesta…
(Eventuale )PROSPOSTA DI MEDIAZIONE
Formula altresì proposta di mediazione fondata sui seguenti
MOTIVI
1}
2}
Per quanto motivato, la pretesa verrebbe ad essere così rideterminata:
Imposta: euro _____________;
Interessi: euro_____________;
Sanzioni: euro ____________;
Comunica in ogni caso la sua disponibilità a valutare in contraddittorio la mediazione
della controversia e si trasmettono i documenti indicati quali allegati al ricorso:
Ai sensi dell’art 22 del D.Lgs n. 546/1992 si attesta la conformità dell’atto notificato
all’Ufficio e di quello depositato presso la segreteria di Codesta Ecc.ma Commissione
Ai fini del pagamento del contributo unificato, si attesta che il valore della presente
controversia è pari ad € …. (indicare solo il valore del tributo/canone)
Documenti allegati:
1) …
2) …
Data e luogo
Firma
{In caso di nomina del difensore) PROCURA SPECIALE
Delego a rappresentarmi e difendermi nel presente procedimento, in ogni sua fase, stato e
grado, __________, con ogni facoltà di legge, incluse quelle di proporre reclamo e di mediare
ai sensi dell’art. 17-bis del D.Lgs. n. 546/92, trattare, comporre, conciliare, transigere,
rinunciare agli atti e accettare rinunzie, farsi sostituire. Eleggo domicilio, anche per le
notificazioni relative al procedimento di reclamo e mediazione, presso __________ .
Data e luogo
Firma
Modello Ricorso Commissione Tributaria
Di seguito è possibile trovare il modello ricorso commissione tributaria da scaricare.