La ricevuta bancaria o Ri.Ba è sicuramente il metodo di incasso crediti più usato da professionisti e aziende oggi in Italia.
Non stupisce che sia anche il meno costoso , è frequente, infatti, che gli istituti bancari lo offrano gratuitamente o in seguito al pagamento di una cifra forfettaria.
Nei casi in cui la ricevuta bancaria risulti a pagamento, il costo si attesta tra i 2 e i 6 euro, cifra che varia a seconda della banca utilizzata.
La ricevuta bancaria, è sostanzialmente di due tipi
Normale – Si presenta in prossimità della scadenza del credito e al momento in cui il creditore riceve la somma di denaro sul proprio conto corrente dopo che l’istituto bancario ha incassato dal debitore.
Ri.Ba. – Può essere presentata in banca anche molti mesi prima della scadenza del pagamento; in questo specifico caso, al cliente, ovvero al creditore, viene subito accreditato il controvalore della fattura ancora da incassare, tolte le spese di commissione bancaria e degli eventuali interessi maturati tra il momento della presentazione della Ri.Ba. e la scadenza del credito. Ovviamente se al momento della riscossione il debitore non paga il dovuto, il creditore deve obbligatoriamente restituire il denaro precedentemente incassato dalla banca più un’eventuale penale accessoria. Nel caso del Ri.ba la somma versata dalla banca deve essere intesa come una sorta di anticipo dell’incasso del credito previsto. La Ri.Ba.
Risulta essere un documento, che può essere sia cartaceo che elettronico, tramite il quale il creditore dichiara di avere ricevuto una somma versata a saldo di una determinata fattura, autorizzando la banca alla riscossione dell’importo in questione. Si tratta di una sorta di sostituzione della cambiale tratta, lo strumento commerciale usato in precedenza per lo stesso scopo.