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Aggiornato il 31 Ottobre 2025

Fac Simile Recesso Contratto Generico

In questa guida mettiamo a disposizione un fac simile recesso di contratto e spieghiamo come utilizzarlo.

Recesso Contratto

Nel diritto italiano il recesso è il potere di sciogliere unilateralmente un contratto valido ed efficace, senza bisogno del consenso dell’altra parte. Si distingue dalla risoluzione, che presuppone un inadempimento o un’altra causa legale e opera come rimedio patologico, e dall’annullamento, che rimuove il contratto per vizi del consenso o incapacità. Il recesso è uno strumento fisiologico: può essere previsto dalla legge oppure pattuito dalle parti. Quando è pattuito, la sua disciplina si ricava innanzitutto dalla clausola contrattuale; quando è legale, occorre guardare alla norma speciale che lo riconosce. La regola generale del codice civile afferma che, se il contratto non ha ancora avuto esecuzione, il recesso libera entrambe le parti dalle obbligazioni future; se la prestazione è iniziata, chi recede deve comunque corrispondere quanto dovuto per la parte già eseguita, fermo restando ogni diverso accordo.

Le parti possono attribuirsi un diritto di recesso, stabilendo chi possa esercitarlo, entro quali termini e con quali effetti economici. Un caso tipico è il recesso penitenziale, che consente di sciogliersi pagando un corrispettivo predeterminato. Se al contratto è collegata una caparra penitenziale, chi recede la perde se l’ha versata, oppure deve restituirne il doppio se l’ha ricevuta; si tratta di un effetto sostitutivo del risarcimento, che rende prevedibile il costo dell’uscita. Le parti possono anche combinare recesso e penale, imponendo un importo fisso o percentuale in caso di esercizio tardivo o senza preavviso sufficiente. La validità di queste pattuizioni richiede chiarezza dell’oggetto e proporzionalità degli importi, altrimenti la clausola rischia di essere ridotta o disapplicata.

Nei contratti a tempo indeterminato la legge ammette, salvo diversa disciplina, un recesso ad nutum, cioè senza necessità di giustificazione, purché sia rispettato un preavviso congruo. La funzione del preavviso è consentire alla controparte di riorganizzarsi e limitare il pregiudizio economico. Nei contratti di durata a tempo determinato, invece, il recesso prima della scadenza è normalmente escluso, salvo giusta causa o clausole che lo prevedano espressamente con condizioni e penali. La giurisprudenza richiede coerenza tra causa concreta del contratto e tempi di uscita: se la controparte ha confidato legittimamente nella stabilità del rapporto per un certo periodo, un recesso libero e immediato rischia di essere contrario a buona fede.

Quando il contraente è un consumatore e il contratto è stato concluso a distanza o fuori dai locali commerciali, la legge riconosce un diritto di ripensamento da esercitare, in via generale, entro quattordici giorni senza dover fornire motivazioni e senza penali. L’esercizio avviene mediante una dichiarazione esplicita inviata al professionista con i canali indicati nelle condizioni di vendita; è efficace se trasmessa entro il termine. Il consumatore ha diritto al rimborso di quanto pagato, inclusi i costi di consegna standard, e deve restituire i beni ricevuti; resta a suo carico l’eventuale diminuzione di valore dovuta a manipolazione non necessaria per accertarne la natura o il funzionamento. La normativa prevede eccezioni, per esempio per beni confezionati su misura, per servizi completamente eseguiti con consenso espresso alla perdita del diritto, per contenuti digitali avviati su supporto non materiale e per beni deperibili; in questi casi il ripensamento può non operare o essere limitato. Gli operatori sono tenuti a rendere un’informativa chiara sul diritto di recesso e a mettere a disposizione un modulo tipo, ma qualsiasi dichiarazione univoca del consumatore è sufficiente.

Nell’appalto privato il committente può sciogliere il rapporto anche senza inadempimento dell’appaltatore, riconoscendogli le spese sostenute, il valore delle opere eseguite e il mancato guadagno nei limiti fissati dalla legge e dal contratto; la funzione è permettere una rimodulazione dell’intervento o la sua cessazione per ragioni sopravvenute, bilanciando l’interesse dell’appaltatore a non subire perdite ingiustificate. Nelle locazioni abitative il conduttore può recedere per gravi motivi con un preavviso ordinariamente di sei mesi da comunicare con raccomandata o PEC, mentre per gli usi diversi si applicano regole in parte pattizie e in parte legali, spesso rimesse al contratto e alla disciplina speciale. Nei servizi continuativi e nelle forniture periodiche la validità del recesso dipende dalla durata pattuita, dall’esistenza di eventuali vincoli minimi e dalla previsione di costi di disattivazione che devono essere trasparenti e commisurati alle spese effettive.

Il recesso è un atto unilaterale recettizio: produce effetti quando giunge a conoscenza della controparte. La forma segue, in mancanza di diversa previsione, quella del contratto o le indicazioni pattuite per le comunicazioni ufficiali; in pratica è prudente usare strumenti che diano prova della ricezione, come PEC o raccomandata con avviso di ricevimento. Se è previsto un preavviso, il termine decorre dalla data di ricezione e bisogna calcolarlo con attenzione, anche in relazione a eventuali clausole che fissano giorni lavorativi o naturali e modalità di computo. La buona fede oggettiva impone di esercitare il recesso senza abuso, evitando modalità che aggravino inutilmente il danno della controparte; nelle trattative di chiusura, inoltre, è opportuno cooperare per la riconsegna di beni, la portabilità di dati e la transizione ordinata delle attività, così da limitare il contenzioso.

Lo scioglimento comporta la cessazione delle obbligazioni future e la necessità di regolare le prestazioni già eseguite. Se il contratto prevedeva corrispettivi periodici, questi sono dovuti pro rata sino alla data di efficacia del recesso; se erano previsti anticipi o caparre, occorre applicare le regole specifiche concordate o legali. Eventuali penali si applicano nei limiti della loro funzione risarcitoria e non possono tradursi in un indebito arricchimento; in presenza di importi sproporzionati è possibile chiederne la riduzione. Quando il recesso è esercitato per causa imputabile all’altra parte e il contratto o la legge lo consentono, resta salvo il diritto al risarcimento del danno ulteriore provato.

Esempi di Recesso Contratto

Modello 1 – Recesso del consumatore da contratto a distanza (14 giorni)

Oggetto: Esercizio del diritto di recesso ai sensi del Codice del Consumo

Con la presente comunico di voler recedere dal contratto n. __________ concluso in data __________ a distanza/fuori dai locali, avente ad oggetto __________, ordinato/consegnato in data __________. Il recesso è esercitato entro il termine di legge di 14 giorni. Provvederò alla restituzione dei beni entro 14 giorni dalla presente, utilizzando la modalità indicata da Voi o, in mancanza, un vettore a mia scelta. Chiedo il rimborso integrale dei pagamenti effettuati, inclusi i costi di consegna standard, con lo stesso mezzo di pagamento utilizzato, senza indebito ritardo e comunque entro i termini di legge. Dichiaro di essere a conoscenza che resta a mio carico l’eventuale diminuzione di valore derivante da manipolazioni non necessarie per accertare natura, caratteristiche e funzionamento del bene.

Firma: __________

Modello 2 – Recesso da contratto di servizi a tempo indeterminato (preavviso)

Oggetto: Recesso dal contratto di servizi a tempo indeterminato con preavviso

Con la presente comunico il recesso dal contratto di servizi stipulato in data __________ relativo a __________, avente durata a tempo indeterminato. Il recesso è esercitato ad nutum, nel rispetto del termine di preavviso contrattuale pari a __________ giorni/settimane/mesi, con efficacia dal __________. Fino a tale data le prestazioni saranno rese/accettate regolarmente e si provvederà ai conguagli economici pro rata temporis. Vi invito a predisporre le attività di chiusura (restituzione di materiali/credenziali, consegna documenti, portabilità dati) e a indicare eventuali modalità tecniche operative. Resto a disposizione per coordinare una transizione ordinata ed evitare disservizi.

Firma: __________

Modello 3 – Recesso del committente da contratto di appalto privato (art. 1671 c.c.)

Oggetto: Recesso unilaterale del committente ex art. 1671 c.c.

Con riferimento al contratto d’appalto indicato, comunico il recesso unilaterale ai sensi dell’art. 1671 c.c., con cessazione delle lavorazioni a far data dal __________. Si richiede l’immediata messa in sicurezza del cantiere e la consegna dello stato di avanzamento aggiornato. Ai sensi di legge, saranno riconosciute le spese sostenute, il valore delle opere eseguite e l’utile ragionevolmente perduto nei limiti contrattuali. Restano a Vostro carico le obbligazioni relative alla custodia, alla rimozione di materiali non utilizzati se richiesto, alla consegna della documentazione tecnica e di sicurezza. Indicate i riferimenti per la contabilizzazione finale e per la restituzione delle aree.

Firma del committente: __________

Modello 4 – Recesso del conduttore da locazione abitativa per gravi motivi

Oggetto: Recesso per gravi motivi con preavviso di sei mesi

Il/La sottoscritto/a, in qualità di conduttore, comunica il recesso dal contratto sopra indicato per gravi motivi sopravvenuti, specificamente __________, che non dipendono dalla mia volontà e rendono impossibile/oltremodo gravosa la prosecuzione del rapporto. Ai sensi di legge e del contratto, il recesso avrà efficacia decorsi sei mesi dal ricevimento della presente, e dunque dal __________. Mi impegno a consentire sopralluoghi ragionevoli per la ricollocazione, a mantenere l’immobile in buono stato e a riconsegnare le chiavi alla data di efficacia, con verbale di stato e letture contatori. Resto disponibile per concordare la restituzione del deposito cauzionale al netto di eventuali oneri documentati.

Firma del conduttore: __________

Modello 5 – Recesso penitenziale con caparra/penale

Oggetto: Esercizio del recesso penitenziale ai sensi della clausola n. __________

In forza della clausola n. __________ del contratto indicato, esercito il diritto di recesso penitenziale con effetto dal __________. Come previsto, verso/perdo la caparra penitenziale pari a € __________ ovvero corrispondo la penale pattuita di € __________ entro il termine di __________ giorni dalla presente, quale corrispettivo sostitutivo di ogni risarcimento. Vi invito a interrompere ogni attività esecutiva successiva alla data di efficacia e a procedere ai conguagli per le prestazioni già eseguite, fermo quanto stabilito dalla clausola penitenziale. Restano salve le obbligazioni di riservatezza, restituzione documenti e non concorrenza ove previste.

Firma: __________

Fac Simile Recesso Contratto

Di seguito è possibile scaricare un fac simile recesso contratto.

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Filed Under: Modelli e Fac Simile, Contratti

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