In questo articolo spieghiamo a cosa serve la lettera di messa in mora e mettiamo a disposizione un fac simile da scaricare e utilizzare in modo semplice.
La costituzione in mora è una procedura tramite cui viene intimato in modo ufficiale alla controparte di adempiere ai propri obblighi.
La costituzione in mora deve essere fatta in forma scritta.
L’articolo 1219 del Codice Civile prevede però alcuni casi in cui non è necessari, quando l’obbligazione deriva da un fatto illecito, quando il debitore dichiara in modo scritto di non volere adempiere ai propri obblighi, quando l’obbligazione è a termine e la prestazione deve essere fatta al domicilio del creditore.
La lettera di messa in mora è preceduta dal sollecito di pagamento, una lettera in cui si ricorda al cliente che i termini di pagamento sono scaduti e lo si invita in modo gentile a provvedere. Per un esempio, è possibile vedere questo modello di lettera di sollecito di pagamento su Documentiutili.com.
La messa in mora è il passo successivo.
La costituzione in mora ha effetti importante.
La procedura comporta infatti l’inizio della decorrenza degli interessi moratori, l’interruzione del termine di prescrizione e l’obbligo per il debitore di risarcire il danno.
La lettera in mora deve avere alcune caratteristiche
-Descrivere cosa è successo mettendo in evidenza gli inadempimenti della controparte.
-Indicare in modo preciso le richieste che possono includere il pagamento di una somma di denaro o l’esecuzione di un determinato servizio.
-Stabilire un termine entro cui devono essere eseguite le richieste, solitamente quindici giorni dalla ricezione della raccomandata.
-Avvertire dell’intenzione di adire le vie legale in caso la controparte non esegua quanto richiesto.
La lettera di messa in mora deve essere inviata tramite lettera raccomandata in modo che sia possibile dimostrare la data in cui è stata ricevuta.
Se il tempo concesso termine senza che la controparte abbia eseguito quanto richiesto, la parte lesa può rivolgersi, a seconda dei casi, al Giudice di pace, al Tribunale civile o all’Arbitro Bancario Finanziario per fare vale i propri diritti.