In questa guida mettiamo a disposizione un fac simile lettera di licenziamento colf e badante.
Licenziamento Colf e Badante
Per colf e badanti il rapporto è regolato dal CCNL Lavoro Domestico e dalle norme generali sul lavoro. Il licenziamento è possibile, ma deve rispettare divieti di discriminazione e tutele inderogabili (maternità, matrimonio, malattia entro i limiti di comporto, infortuni, cariche sindacali), oltre alle regole di preavviso e alla liquidazione di tutte le competenze maturate. Non si applicano gli stessi regimi sanzionatori del lavoro “ordinario” d’impresa: nel domestico non opera la reintegrazione ex art. 18, ma l’eventuale illegittimità espone soprattutto a risarcimenti e sanzioni previste dal contratto collettivo e dalla legge.
La legge non impone una forma “solenne”, ma in pratica il licenziamento va sempre comunicato per iscritto con data certa, indicazione del rapporto, della decorrenza e dell’eventuale giusta causa quando si recede senza preavviso. La giusta causa ricorre per fatti gravissimi che non consentono la prosecuzione neppure provvisoria (es. furto, violenze, abbandono dell’assistito). Negli altri casi l’interruzione per volontà del datore è lecita purché si rispetti il preavviso previsto dal CCNL; non è richiesto “giustificato motivo” in senso tecnico, ma restano vietati licenziamenti ritorsivi o discriminatori.
Il CCNL fissa il preavviso in base all’orario medio settimanale e all’anzianità. Se l’orario è oltre 24 ore/settimana, il preavviso è di 15 giorni di calendario fino a 2 anni di servizio e 30 giorni oltre i 2 anni. Se l’orario è fino a 24 ore/settimana, il preavviso è di 8 giorni fino a 2 anni e 12 giorni oltre i 2 anni. Il preavviso decorre dal giorno successivo alla comunicazione; se non viene lavorato, è dovuta l’indennità sostitutiva pari alla retribuzione che sarebbe maturata nel periodo. In caso di giusta causa non si deve preavviso; in caso di decesso dell’assistito o cessazione della necessità di assistenza per cause oggettive, il rapporto si estingue ma restano dovute le competenze di fine rapporto e, salvo eccezioni, il preavviso o la sua indennità.
Alla cessazione spettano tutte le competenze di fine rapporto: retribuzione fino all’ultimo giorno, indennità sostitutiva del preavviso se dovuta, ferie e permessi maturati e non goduti, tredicesima mensilità pro-quota, vitto e alloggio in indennità se il lavoratore è convivente per i giorni di preavviso non lavorati, e soprattutto il TFR, calcolato per ogni anno in misura pari all’incirca a retribuzione annua/13,5 (comprensiva degli elementi utili) con rivalutazione secondo gli indici di legge. Tutte le somme vanno dettagliate in un prospetto di liquidazione firmato per ricevuta.
Per i rapporti con convivenza l’abitazione è un alloggio di servizio legato al lavoro. Con la cessazione, il diritto all’alloggio viene meno; è buona prassi concordare per iscritto tempi e modalità di rilascio delle chiavi contestualmente al preavviso, evitando soluzioni “a sorpresa” che possano integrare violazioni di domicilio o ledere la dignità della persona. Vanno restituite chiavi, badge, dispositivi e documenti dell’assistito; eventuali danni o ammanchi si trattano nelle sedi opportune, senza trattenute arbitrarie sulle spettanze salvo accordo scritto e lecito. Il datore deve comunicare la cessazione all’INPS con il canale telematico del lavoro domestico entro i termini (in genere 5 giorni dalla data di fine rapporto), così da allineare posizione contributiva e stato del rapporto. Se gestisci tramite consulente o patronato, invia copia del licenziamento e del prospetto di fine rapporto. Conserva le buste paga e le ricevute dei versamenti contributivi: sono la prova dei corretti adempimenti.
Quando il recesso è per motivi disciplinari, descrivi per iscritto i fatti (data, luogo, condotta), indica perché rendono impossibile la prosecuzione e specifica l’immediatezza della decisione. Anche se nel domestico la procedura dell’art. 7 Statuto non si applica in modo rigido, è consigliabile contestare tempestivamente e ascoltare le giustificazioni prima di licenziare per giusta causa: riduce il rischio di contenzioso e dimostra buona fede.
Esempio Lettera di Licenziamento Colf e Badante
Oggetto: Recesso dal rapporto di lavoro domestico – licenziamento con [preavviso/efficacia immediata]
Gentile __________,
La informo che intendo recedere dal rapporto di lavoro domestico instaurato in data __________ con qualifica di __________ (colf/badante; [convivente/non convivente]) e orario medio settimanale di __________ ore, regolato dal CCNL Lavoro Domestico.
[Versione con preavviso]
Il recesso avviene con preavviso di n. __________ giorni, decorrenti dal __________ al __________, ai sensi del CCNL. La data di cessazione del rapporto è pertanto fissata al __________. Durante il periodo di preavviso Le saranno richieste le ordinarie prestazioni lavorative; in alternativa, mi riservo di riconoscere l’indennità sostitutiva per il preavviso non lavorato.
[Versione per giusta causa – usare solo se ricorrono i presupposti]
Il recesso avviene per giusta causa con effetto immediato ai sensi del CCNL, in ragione dei seguenti fatti che rendono impossibile la prosecuzione anche provvisoria del rapporto: __________ (descrizione sintetica dei fatti, con date/luoghi).
Alla data di cessazione Le verranno liquidate integralmente le competenze di fine rapporto: retribuzione dovuta fino all’ultimo giorno, ratei di tredicesima, ferie e permessi maturati e non goduti, eventuale indennità sostitutiva del preavviso se spettante, TFR maturato, nonché indennità sostitutiva di vitto e alloggio per i giorni di preavviso non lavorati in caso di rapporto convivente. Riceverà un prospetto analitico di liquidazione e la relativa quietanza.
In caso di rapporto convivente, La invito a rilasciare l’alloggio di servizio e a restituire tutte le chiavi il giorno __________ (e comunque non oltre le ore __________ del __________), consegnando contestualmente eventuali dispositivi e documenti in Suo possesso (badge, chiavi, tessere, manuali, credenziali). Restano a Suo carico la corretta custodia e la restituzione degli effetti affidati fino alla riconsegna.
La presente Le è consegnata a mezzo [PEC/raccomandata A/R/consegna a mano con firma per ricevuta]. Provvederò alla comunicazione di cessazione all’INPS nei termini di legge. Per ogni chiarimento o per concordare la consegna della documentazione e il pagamento delle spettanze può contattare __________ al n. __________ / e-mail __________.
Cordiali saluti,
Firma del datore di lavoro: __________
Allegato: prospetto di liquidazione (se già disponibile)
Fac Simile Lettera di Licenziamento Colf e Badante
Di seguito è possibile trovare un fac simile lettera di licenziamento colf e badante Word.