In questo articolo spieghiamo a cosa serve la lettera di licenziamento e mettiamo a disposizione un modello.
Per interrompere da parte del dipendente un rapporto di lavoro, occorre una lettera di dimissioni. Se chi vuole interrompere il rapporto lavorativo è il datore di lavoro, è invece necessaria una lettera di licenziamento.
Il licenziamento deve essere necessariamente dichiarato per scritto, anche se ovviamente buona norma civile stabilirebbe che una lettera di licenziamento non debba cadere dal cielo ma sia preavvisata a parole.
In ogni caso, la lettera di licenziamento ha un valore giuridico e senza di essa si intende non interrotto il rapporto di lavoro poiché secondo l’ Articolo 2 della legge n. 604/1966, il licenziamento è effettivo solo quando giunge a conoscenza del lavoratore. Risulta essere quindi ovvio che tale notifica deve avvenire tramite lettera scritta, tipicamente raccomandata.
Non è necessario che la lettera di licenziamento contenga le motivazioni del licenziamento, pertanto la non presenza di tali motivazioni non può essere impugnata contro il licenziamento stesso.
La lettera di licenziamento deve invece contenere i termini temporali entro i quali il rapporto di lavoro terminerà, a meno che non si tratti di un licenziamento per giusta causa, in quanto sono previsti in questo casi atti da compiere prima di giungere al licenziamento, in primis la notifica, per scritto, delle motivazioni che inducono il datore di lavoro a ritenere che il lavoratore non abbia un adeguato rapporto lavorativo.
Ovviamente il lavoratore, se si configura la necessità, ha facoltà di richiedere per scritto al datore di lavoro i motivi del licenziamento, che dovranno essere consegnati, in forma scritta, entro 7 giorni dalla richiesta.
In caso di licenziamento per motivi di tipo disciplinare, ovvero il licenziamento per giusta causa, invece, non basta una sola lettera di licenziamento, deve essere seguito un iter ben preciso, stabilito dallo statuto dei lavoratori, cui il datore di lavoro deve attenersi.