In questa guida mettiamo a disposizione un fac simile domanda di trasferimento da scaricare e modificare in base alle proprie necessità
Domanda di Trasferimento del Lavoratore
Con domanda di trasferimento si indica la richiesta formale con cui un lavoratore chiede di cambiare sede, unità organizzativa o mansione equivalente all’interno dello stesso datore di lavoro. Nel settore privato la base giuridica sta nel contratto di lavoro, nel contratto collettivo applicato e nel principio di buona fede: il trasferimento è in genere facoltativo per il lavoratore e discrezionale per l’azienda, che deve però motivare i dinieghi con esigenze organizzative reali e non discriminatorie. Nel pubblico impiego la mobilità è regolata da legge, contratti collettivi e bandi interni; l’amministrazione deve rispettare criteri trasparenti, graduatorie e precedenze previste, con spazi di tutela rafforzati in presenza di condizioni familiari o di salute protette.
Il datore può proporre o accettare trasferimenti solo se sono coerenti con l’organizzazione e non comportano un peggioramento sostanziale delle condizioni contrattuali, salvo accordo espresso. Il cambio di sede senza consenso richiede, di regola, comprovate ragioni tecniche, produttive o organizzative; la richiesta del lavoratore, simmetricamente, deve essere seria e circostanziata, indicando il nesso tra esigenze personali o professionali e la sede di destinazione. Restano vietati i trasferimenti ritorsivi o usati come sanzione impropria, così come i dinieghi fondati su ragioni illecite o discriminatorie. Per i dipendenti pubblici il margine di scelta dell’amministrazione è più vincolato: si applicano procedure di mobilità, interpelli, accordi di comparto e, nei settori scolastico e sanitario, regole specifiche su preferenze territoriali, punteggi e precedenze.
Le norme riconoscono particolare tutela a chi assiste familiari con disabilità grave, alle lavoratrici e ai lavoratori in gravidanza o con figli piccoli, a chi ha certificazioni mediche che rendono sconveniente o impossibile la permanenza in una sede, e a chi documenta gravi motivi familiari. In tali casi la domanda dovrebbe richiamare i presupposti di legge o di contratto collettivo e allegare la documentazione idonea. Nel pubblico impiego operano precedenze tipizzate e punteggi; nel privato la priorità non è automatica ma il datore, se rigetta, deve spiegare perché non è stato possibile conciliare le esigenze organizzative con la situazione protetta.
Una domanda efficace identifica chiaramente il richiedente e il rapporto di lavoro, indica la sede attuale e quella desiderata, spiega i motivi in modo concreto, propone una data di decorrenza realistica e si mette a disposizione per il passaggio di consegne. È opportuno citare la clausola del contratto collettivo o la policy interna sulla mobilità, chiedere risposta scritta e autorizzare, se necessario, l’uso dei dati personali pertinenti ai soli fini istruttori. Per ragioni probatorie conviene usare un canale tracciabile, come PEC o protocollo interno; nelle amministrazioni pubbliche si utilizza la piattaforma o il modello previsto dall’ente, rispettando finestre e termini dei bandi di mobilità.
Nel privato non esiste un termine legale generale, ma una prassi corretta prevede una risposta motivata in tempi ragionevoli, specie se la domanda è legata a condizioni protette o a scadenze scolastiche. Nel pubblico impiego i tempi sono quelli del bando o del procedimento; la decisione deve essere motivata e, se negativa, può essere oggetto di riesame o impugnazione amministrativa e giurisdizionale. La decorrenza del trasferimento concordato andrebbe fissata in modo da non interrompere servizi essenziali e da consentire il passaggio di attività e credenziali.
Il trasferimento non dovrebbe ridurre il trattamento economico tabellare; indennità legate alla sede o al turno possono variare secondo regole contrattuali. Alcuni contratti collettivi o policy prevedono rimborsi o indennità una tantum per trasferimenti definitivi, soprattutto se disposti dall’azienda; quando il trasferimento è su domanda del lavoratore, i costi sono di norma a carico dell’interessato salvo accordi diversi. È buona prassi formalizzare per iscritto sede di destinazione, data di presa di servizio, eventuale periodo di affiancamento, dotazioni e modalità di lavoro agile se rilevanti.
Se la domanda è respinta, il lavoratore può chiedere una revisione alla luce di nuovi elementi, proporre soluzioni intermedie come distacco temporaneo, scambio di sede con collega consenziente, part-time con lavoro agile o fasce orarie che riducano l’impatto familiare. Nel pubblico impiego restano percorribili gli istituti della mobilità volontaria tra enti, dell’assegnazione temporanea per gravi motivi e degli interpelli successivi. Quando il diniego appare immotivato o discriminatorio, si può attivare la procedura sindacale o, nei casi più gravi, la tutela giudiziale, fermo l’onere di provare che le esigenze addotte dal datore non erano reali o proporzionate.
Esempi di Domanda di Trasferimento
Modello 1 – Domanda di trasferimento (settore privato, motivazioni organizzative/personali)
Oggetto: Domanda di trasferimento alla sede di __________
Il/La sottoscritto/a __________, dipendente con qualifica __________ presso la sede di __________, chiede il trasferimento alla sede di __________, con decorrenza dal __________ o prima data utile.
La richiesta è motivata da __________ (es. riavvicinamento al nucleo familiare / esigenze di cura / ottimizzazione tempi di percorrenza / continuità su progetto ) e risulta coerente con le attività svolte nel ruolo attuale ().
Resto disponibile a un periodo di affiancamento e al passaggio di consegne, proponendo la seguente finestra di transizione: __________. Si richiede gentile riscontro scritto e, in caso di diniego, le specifiche motivazioni organizzative.
Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nella presente ai soli fini istruttori.
Firma: __________
Modello 2 – Domanda di trasferimento (pubblica amministrazione – mobilità/interpello interno)
Mittente: __________ (Cognome Nome) – Profilo __________ – Cat./Area __________ – Matricola __________
Amministrazione di appartenenza: __________ – Ufficio/Servizio: __________ – Sede: __________
A: __________ (Amministrazione/Ufficio destinatario) – Protocollo: __________
Data: __________
Oggetto: Istanza di trasferimento ai sensi di __________ (bando/interpello n. _____ del _____)
Il/La sottoscritto/a, in servizio a tempo __________ presso __________ dal __________, presenta istanza di trasferimento alla sede/struttura __________, come da bando/interpello in oggetto, indicando le seguenti preferenze: __________.
Motiva la richiesta con esigenze professionali e organizzative (sviluppo competenze su __________; continuità su procedimenti ) nonché personali debitamente documentate ().
Dichiara la piena equivalenza delle mansioni richieste rispetto al profilo inquadrato e la disponibilità al passaggio di consegne entro __________ giorni dalla determinazione di accoglimento. Si chiede formale riscontro e comunicazione degli esiti di graduatoria.
Firma: __________
Allegati: curriculum aggiornato; eventuali titoli/punteggi; documentazione a supporto
Fac Simile Domanda di Trasferimento
Di seguito è possibile trovare un fac simile domanda di trasferimento Word da scaricare.