In questa guida mettiamo a disposizione un fac simile di bollettino postale PDF e spieghiamo come deve essere compilato.
Bollettino Postale
“Bollettino postale” di solito significa il modulo per versare denaro su un conto corrente postale (c/c) intestato a un soggetto pubblico o privato. Esistono bollettini premarcati, già stampati dal beneficiario con numero di c/c, importo e causale, e bollettini in bianco, da compilare interamente a mano. Per pagamenti verso Pubbliche Amministrazioni e molti servizi collegati oggi si usa l’avviso pagoPA: in quel caso non si compila un bollettino tradizionale, ma si presenta l’avviso con codice IUV o “Codice avviso” e l’operazione segue le regole pagoPA. Se hai in mano un bollettino premarcato, ti limiti a controllare i dati e ad aggiungere i tuoi; se è in bianco, dovrai inserire tutte le informazioni essenziali.
La prima informazione è il numero di conto corrente postale del destinatario. Va scritto senza errori, perché è il “recapito” del pagamento. Subito sotto si indica l’intestazione del conto, cioè il nome del beneficiario (persona fisica, azienda, associazione o ente). Se stai copiando da un avviso o da istruzioni ricevute, rispetta esattamente la dicitura, inclusi eventuali riferimenti a uffici o codici interni.
L’importo si inserisce in cifre negli appositi riquadri e, nei moduli che lo prevedono, in lettere. Nei campi numerici si usa la virgola per i centesimi e non si aggiunge il simbolo “€” o punti di separazione delle migliaia. La causale descrive che cosa stai pagando: numero e data della fattura, targa o periodo di riferimento, codice socio, trimestre, anno, o qualunque altro elemento richiesto dal beneficiario. Una causale chiara accelera la riconciliazione e riduce il rischio di solleciti indebiti.
Il modulo richiede i tuoi dati come esecutore del pagamento: nome e cognome o ragione sociale, indirizzo completo e, se presente il campo, codice fiscale o partita IVA. Se paghi per conto di un’altra persona, puoi indicare nella causale anche i suoi riferimenti (per esempio “per conto di… C.F. …”), così il beneficiario attribuisce correttamente la somma.
Conviene confrontare il numero di c/c e l’intestazione con le istruzioni ricevute, soprattutto se stai trascrivendo da un sito o da un documento non premarcato. Un errore in uno di questi due elementi può far arrivare il denaro al soggetto sbagliato o far respingere l’operazione. Controlla che importo e causale siano coerenti con la richiesta e che l’eventuale scadenza non sia trascorsa; in caso di scadenza superata, chiedi al beneficiario se devi aggiornare l’importo o usare un nuovo riferimento.
In ufficio postale consegni il bollettino compilato e un documento di identità; l’operatore ti comunica la commissione applicabile e, una volta riscosso l’importo, appone il timbro e stacca la tua ricevuta. Quella ricevuta è la prova del pagamento: conservala insieme all’avviso o alla richiesta che stavi saldando. Se paghi per un rimborso o una pratica che potrebbe richiedere tracciabilità, scatta una foto o scansione e archiviala con data e luogo.
Se il beneficiario ha attivato il canale, puoi compilare e pagare il bollettino online da area personale Poste o da app, inserendo gli stessi dati del modulo cartaceo e ottenendo una ricevuta digitale. Per le Pubbliche Amministrazioni, come detto, l’avviso pagoPA sostituisce il bollettino tradizionale e ti chiederà il codice avviso/IUV, l’ente e l’importo; la ricevuta digitale ha lo stesso valore probatorio di quella cartacea.
Il problema più frequente è invertire o omettere cifre del conto corrente o della causale; il secondo è usare un bollettino tradizionale quando è richiesto pagoPA, con il risultato che il beneficiario non vede il pagamento. Un altro errore tipico è sommare importo e commissione dentro al campo “importo”: sul bollettino va indicata solo la somma dovuta al beneficiario, perché la commissione viene aggiunta dall’ufficio e non compare nella causale. Se ti accorgi d’aver sbagliato prima del pagamento, compila un nuovo modulo; se te ne accorgi dopo, rivolgiti all’ufficio dove hai pagato e al beneficiario per valutare storno o riaccredito.
Alcuni moduli premarcati mostrano anche un “rif. pratica” o un “codice cliente”: trascrivilo nella causale se il riquadro non lo trasferisce automaticamente, perché spesso è l’unico dato che il gestionale del beneficiario usa per riconoscere il pagamento. Quando il bollettino serve a versare quote associative o donazioni, specifica nella causale l’anno/periodo o l’evento, così l’associazione contabilizza correttamente. Se stai pagando per un minore o per un terzo, indica in causale il suo nome e codice fiscale oltre ai tuoi, per evitare ambiguità.
La ricevuta con data, importo e identificativi dell’operazione è la tua tutela. Se il beneficiario afferma di non aver ricevuto, fornisci copia della ricevuta e, se disponibile, il CRO o l’ID dell’operazione indicato sul documento rilasciato dall’ufficio o dall’app. In caso di accredito a conto errato o importo sbagliato, la correzione passa da richieste formali a Poste e al beneficiario; prima si interviene, maggiori sono le possibilità di recupero.
Modello Bollettino Postale Vuoto PDF
Di seguito è possibile trovare il modulo bollettino postale PDF da scaricare.