L’ammonimento scritto, altrimenti noto come lettera di richiamo o ammonizione scritta, è un provvedimento disciplinare che un datore di lavoro può prendere nei confronti di un proprio dipendente. Attraverso questo strumento il datore di lavoro può richiamare il lavoratore al rispetto delle pattuizioni contrattuali convenute nel contratto di lavoro.
L’ammonimento scritto è la forma più blanda, possiamo dire, di azione disciplinare e viene appunto impiegata in tutti quei casi nei quali le violazioni commesse dal lavoratore sono lievi e si limitano per lo più a comportamenti scorretti.
Per esempio nel caso si giunga in ritardo al lavoro rispetto l’orario previsto contrattualmente si può rischiare di ricevere una lettera di richiamo. Allo stesso modo nel caso le assenze vengano comunicate in ritardo o i certificati medici giustificativi l’assenza vengano presentati in ritardo si può ricevere un ammonimento scritto. Altri casi di lettera di richiamo possono essere, per esempio, imputati a un uso del telefono per fini personali durante l’orario del lavoro oppure l’utilizzo di attrezzature aziendali,quali potrebbero essere il telefono, il computer, il tablet, l’automobile, per scopi personali. Infine anche in caso il dipendente ponga in essere comportamenti socialmente pericolosi è possibile ricevere un ammonimento scritto da parte del datore di lavoro.
Il datore di lavoro, nel redigere la lettera di richiamo, dovrà indicare chiaramente quale è il comportamento tenuto dal dipendente che non viene tollerato e non è conforme alle pattuizioni contrattuali. Dovrà quindi indicare al dipendente come deve modificare i propri comportamenti per adeguarsi alla policy aziendale e le conseguenze giuridiche di un mancato adeguamento.
Come si intuisce dal contenuto, l’ammonimento scritto non solo ha finalità di avvisare il dipendente che non rispetta le pattuizioni contrattuali ma serve proprio a guidarlo sul come adeguarsi: si tratta infatti di uno strumento che serve a dare una seconda opportunità al lavoratore il quale potrà così rimediare senza mettere a repentaglio il proprio posto di lavoro.
Tuttavia quando appare certo fin dall’inizio che il dipendente non ha alcuna intenzione di modificare il proprio comportamento oppure è venuta meno quella base di fiducia reciproca che deve sempre esserci tra datore di lavoro e lavoratore si deve optare per altri strumenti giuridici per i quali è opportuno rivolgersi a un legale giuslavorista.
L’ammonimento scritto, invece, potrà essere semplicemente redatto dal datore di lavoro e indirizzato al dipendente seguendo le formalità sopra indicate e senza bisogno di assistenza legale.
Comportamenti che violano il contratto di lavoro o contrari alla policy aziendale, cui è seguita lettera di richiamo disattesa dal lavoratore possono portare alla risoluzione del contratto di lavoro.