Disdire un contratto di abbonamento con un gestore telefonico non comporta alcuna penale, questo è il senso del Decreto Bersani uscito nel 2007, che non riguarda solo i gestori telefonici, ma sancisce e ribadisce a livello legislativo il diritto del consumatore, in generale, di cambiare a suo piacimento il fornitore di servizi.
In tutti i modi, per disdire un abbonamento, occorre seguire la procedura messa a disposizione delle varie società.
Nel caso di disdetta della chiavetta Tre, ma non solo, l’eventuale penale potrebbe essere dovuta in caso di non restituzione della chiavetta, o in generale della apparecchiatura, che le varie compagnie telefoniche danno in comodato d’uso.
Di fatto, il dispositivo utilizzato per la connessione è infatti proprietà della azienda Tre, e la sua mancata restituzione nei termini stabiliti dal contratto comporta il pagamento di una penale.
Per quel che riguarda la chiavetta Tre, partiamo subito dicendo che furto o smarrimento o rottura della chiavetta non esonerano dall’obbligo di restituirla o di versare alla società una certa cifra a titolo di rimborso. La chiavetta Tre è in comodato e, per non pagare la penale, occorre necessariamente restituirla.
A seconda del tipo di contratto che si è stipulato con l’operatore, la disdetta può essere fatta in tempi diversi, occorre ricordarsi di inviare la disdetta, tramite raccomandata con avviso di ricevimento, almeno un mese prima della scadenza del contratto, in modo che questo non si intenda tacitamente rinnovato.
L’indirizzo a cui inviare la raccomandata di disdetta, che deve riportare i vostri dati, il vostro codice cliente, i riferimenti del contratto di abbinamento, va spedita alla Casella Postale 133, C.A.P. 00173 Roma, Cinecittà.
Se non sapete come impostare la lettera, potete utilizzare il seguente modulo per impostare la lettera di disdetta in modo semplice.