In questa guida viene messo a disposizione un modello autocertificazione diploma.
Autocertificazione Diploma
L’autocertificazione (dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi del DPR 445/2000) è sempre utilizzabile verso Pubbliche Amministrazioni e gestori di pubblici servizi: scuole, università, comuni, Regioni, ministeri, ASL, ma anche soggetti che erogano servizi di pubblico interesse (ad es. società di trasporto, energia, acqua) devono accettarla e non possono pretendere il “certificato di diploma” originale. I privati (aziende, enti non pubblici) possono accettarla, ma non sono obbligati: molti datori di lavoro e agenzie già la usano per semplificare la fase di selezione, fermo restando il diritto di fare verifiche presso l’istituto. Se ti serve per l’estero, di regola l’autocertificazione non basta: fuori dall’ordinamento italiano ti verrà chiesto un certificato rilasciato dall’istituto, spesso con apostille o legalizzazione; eccezioni ci sono solo quando l’ente straniero dichiara di accettarla o quando presenti la domanda a una PA italiana per procedure con effetti internazionali.
Il contenuto è semplice ma dev’essere preciso. Indica che si tratta di “dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000”, poi riporta i tuoi dati identificativi (nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza o domicilio), specifica con esattezza il titolo di studio dichiarato (tipo di diploma, indirizzo/ordinamento, nome dell’istituto, città, data di conseguimento e, se richiesto, votazione), aggiungi eventuali informazioni utili per l’ente (ad esempio, anno scolastico, numero di protocollo del diploma se lo conosci) e chiudi con la formula di responsabilità (“consapevole delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del DPR 445/2000 in caso di dichiarazioni mendaci”). Firma la dichiarazione; se non la firmi davanti al funzionario o non usi firma digitale/PEC, allega sempre copia di un documento di identità in corso di validità. Se invii via PEC, la scansione del modulo firmato con allegato documento va bene; con firma digitale, in genere non serve allegare il documento d’identità.
Ricorda i limiti e le cautele. Puoi autocertificare solo titoli che ti riguardano e che esistono davvero; per titoli conseguiti all’estero l’autocertificazione ha senso solo se stai dichiarando un provvedimento italiano di riconoscimento o di equipollenza/equiparazione: in assenza di riconoscimento, l’ente può rifiutare perché non si tratta di un “titolo” valido nell’ordinamento. La PA non può chiederti certificati che già possiede o che può acquisire d’ufficio: ha il dovere di verificare, anche tramite banche dati e contatti con l’istituto; tu, però, devi essere pronto a indicare con precisione l’istituto e l’anno, perché i controlli possono essere rapidi. Le dichiarazioni false sono un pessimo affare: comportano decadenza dai benefici ottenuti (art. 75 DPR 445/2000) e responsabilità penale (art. 76), oltre a segnalazioni all’autorità competente; se hai scritto per errore un dato inesatto, invia subito una rettifica firmata.
La forma conta. Evita formule vaghe (“diploma superiore”) e preferisci descrizioni puntuali (“Diploma di istruzione secondaria di secondo grado – Liceo Scientifico ordinamento tradizionale, conseguito presso Liceo ‘…’ di … in data … con votazione …/100”). Non inserire dati sensibili inutili; usa solo quelli strettamente necessari allo scopo per cui la presenti. Se il modello lo prevede, compila l’informativa privacy dell’ente e autorizza l’uso dei dati solo per la verifica e la gestione della pratica. In caso di presentazione online, verifica se l’ente ha un modulo proprio: compilarlo vale quanto una dichiarazione in carta libera; in mancanza, va bene un tuo modulo firmato con gli estremi normativi.
Fac Simile Autocertificazione Diploma Word e PDF
Di seguito è disponibile un modulo autocertificazione diploma Word e PDF.