Oggi proponiamo un modello di autocertificazione copia conforme all’originale.
Si parla di copia conforme nei confronti di un documento che ne riproduce esattamente un altro, emesso in genere dalle amministrazioni pubbliche laddove l’esatta corrispondenza all’originale è attestata da un pubblico ufficiale autorizzato per legge.
La conformità di un atto non ne certifica la genuinità, ma solo la copia fedele all’originale. I documenti soggetti a copia conforme sono disciplinati dalla legge e possono avere forma pubblica o privata.
Ecco un esempio di dichiarazione di copia conforme
DICHIARAZIONE DI COPIA CONFORME
ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000
Il/La sottoscritto/a ………………………….. …………………….. nato/a a ……………………………………….. il ……./……./…………….., e residente a …………………………………., prov. ……….., CAP …………………, in via/piazza ……………………………………… n. ……………., preso atto delle disposizioni di cui all’art. 76 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445 ,
DICHIARA
che la copia dell’atto sotto descritto ed allegato alla presente risulta conforme all’originale
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Luogo e data: ……………………………………….., ………/………./………………
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(firma per esteso e leggibile)
Chi scrive l’autocertificazione firmerà in presenza di un addetto, oppure allegando anche la fotocopia di un proprio documento di identità in corso di validità, se inviata tramite fax, mail o altro.
Di norma, i soggetti autorizzati sono i notai, cancellieri, funzionari comunali o statali, secondo gli articoli del DPR 445, che stabilisce altresì le modalità di autenticazione.
C’è una distinzione da fare per quanto riguarda le copie conformi: possono essere semplici, come pura documentazione, oppure autenticate, se riguardano atti con effetti giuridici.
L’art. 19 dello stesso DPR 445, stabilisce anche che per le copie semplici un soggetto può autocertificare una copia conforme, fornendo la pura fotocopia dell’originale, se si tratta di un documento della pubblica amministrazione, la quale si impegna a conservare l’originale, oppure si può applicare anche a documentazione fiscale che di norma rimane nelle mani del soggetto interessato.
L’art. 76 al primo comma stabilisce che chiunque rilasci dichiarazioni false o ne fa uso sarà punibile dal codice penale; il comma 2 stabilisce che l’esposizione e l’utilizzo di un atto con dati non più veritieri corrisponde ad un falso.
L’art. 47, infine, stabilisce che sarà reato ai doveri d’ufficio la mancata accettazione di una dichiarazione sostitutiva, se a norma con quanto detto nell’art. 46.