In questo articolo spieghiamo in cosa consiste l’aspettativa non retribuita e mettiamo a disposizione un modello da utilizzare per fare la richiesta.
Esistono alcuni casi, indicati dalla legge, in cui il dipendente può richiedere al proprio datore di lavoro un periodo di aspettativa, secondo le norme e la durata prevista dalla codice.In questo periodo, il lavoratore non ha diritto a ricevere lo stipendio, ma conserva automaticamente il posto di lavoro.
La legge che si occupa di regolare le ipotesi di aspettativa è la n.53 del 2000, all’interno della quale sono inserite le normative riguardanti i congedi per cause particolari e quelli relativi ai periodi di formazione.
Se il congedo in questione riguarda cause particolari, la legge stabilisce che il lavoratore dipendente possa chiedere al proprio datore di lavoro un periodo di aspettativa continuativo o frazionato della durata complessiva di non più di due anni.
Nel suddetto periodo, ovviamente, il dipendente non percepisce alcuna forma di retribuzione e non può svolgere un’altra mansione lavorativa. Risulta essere importante ricordare che l’aspettativa non viene in alcun modo considerata rilevante ai fini dell’anzianità di servizio, anche se, in un secondo tempo, al lavoratore sarà data la possibilità di riscattare il periodo di inattività con il versamento dei relativi contributi.
In caso di assenza per un periodo di formazione, tutti quei dipendenti che abbiano almeno cinque anni di anzianità, possono richiedere un permesso di sospensione del lavoro per un arco di tempo non superiore agli undici mesi.
Secondo la legge, può essere definito congedo per formazione quello riconducibile al completamento della scuola dell’obbligo, al conseguimento del diploma di maturità o della laurea.