In questo articolo mettiamo a disposizione un modello autocertificazione titolo di studio.
Autocertificazione Titolo di Studio
In Italia il titolo di studio può essere autocertificato con una dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi dell’articolo 46 del D.P.R. 445/2000. Si tratta di una dichiarazione scritta con cui il cittadino attesta, sotto la propria responsabilità, dati che la Pubblica Amministrazione o i gestori di pubblici servizi sarebbero comunque in grado di verificare presso l’ente che ha rilasciato il titolo. Lauree, diplomi, qualifiche professionali e abilitazioni rientrano tra i fatti autocertificabili; la dichiarazione ha lo stesso valore del certificato e consente di evitare bolli, code e tempi di rilascio. Dal 2012 gli uffici pubblici non possono chiedere o accettare certificati tra amministrazioni: devono acquisire d’ufficio le informazioni o ricevere l’autocertificazione, che resta gratuita e tempestiva. I soggetti privati possono decidere di accettarla o meno; molti datori di lavoro la ammettono nella fase di selezione e assunzione, fermo il potere di chiedere verifiche o documenti originali in un secondo momento.
La forma è semplice ma va curata. La dichiarazione deve indicare i dati anagrafici del dichiarante, il riferimento normativo come “dichiarazione sostitutiva di certificazione ex art. 46 D.P.R. 445/2000”, la descrizione puntuale del titolo di studio con denominazione esatta del corso, classe o indirizzo, ateneo o istituto, sede, data di conseguimento e, se rilevante, votazione o crediti, oltre alla finalità per cui la si presenta. Si firma senza autenticazione; quando non viene consegnata di persona a un ufficio pubblico occorre allegare la copia di un documento d’identità in corso di validità. Nei rapporti telematici l’identità può essere garantita con SPID, CIE o CNS, nel qual caso l’allegato non è necessario. Per i minori o gli incapaci firma il genitore esercenti la responsabilità genitoriale o il tutore, specificando la qualità. Se il fatto da attestare non rientra tra quelli elencati dall’articolo 46, si utilizza la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ex articolo 47, con cui si possono dichiarare circostanze ulteriori, ad esempio l’equipollenza di un percorso interno all’università o la precisazione di un piano di studi, sempre nei limiti della verità.
L’autocertificazione è spendibile verso le Pubbliche Amministrazioni, i concessionari e i gestori di pubblici servizi, che hanno anche il dovere di effettuare controlli, a campione o mirati, presso gli enti certificanti. In ambito privato vale se il destinatario la accetta; resta escluso l’uso verso autorità estere, che di norma richiedono certificati ufficiali o traduzioni giurate, e sono previste cautele particolari nei procedimenti penali dove si preferiscono i certificati. All’interno degli uffici giudiziari, per istanze amministrative come permessi o benefici, l’autocertificazione è normalmente ricevibile; quando invece serve un certificato per la produzione in giudizio, la prassi può richiedere l’originale. Se il titolo è conseguito all’estero ed è già riconosciuto o equipollente in Italia, la dichiarazione può riferirsi al provvedimento di riconoscimento; in pendenza di riconoscimento conviene indicare il titolo estero e lo stato della procedura, sapendo che l’ente potrà sospendere il provvedimento fino alle verifiche.
Gli effetti giuridici sono chiari: la dichiarazione produce gli stessi risultati del certificato per i procedimenti amministrativi e per l’accesso a servizi e vantaggi, e conserva validità pari a quella dell’atto sostituito. Per un titolo di studio il valore è tendenzialmente illimitato, ma alcuni dati collegati, come l’iscrizione a corsi o la frequenza in un dato anno accademico, hanno durata intrinsecamente temporanea e vanno aggiornati. Se il dichiarante rende dichiarazioni false scattano due piani di conseguenze: la decadenza dai benefici eventualmente ottenuti e le responsabilità penali per falsità ideologica in atto pubblico e dichiarazioni mendaci, oltre agli eventuali risarcimenti per i danni causati. Le amministrazioni sono obbligate a segnalare le falsità accertate all’autorità giudiziaria e a revocare i provvedimenti fondati su dichiarazioni non veritiere.
Sul piano pratico conviene predisporre un testo pulito, datato e firmato, con l’indicazione del destinatario e dell’uso, evitare informazioni eccedenti il necessario per la finalità e allegare solo quanto richiesto dalla normativa sul riconoscimento dell’identità. È utile conservare una copia della dichiarazione e delle ricevute di invio, specie in caso di trasmissione via PEC o tramite portali telematici. Quando l’ente destinatario mostra resistenze illegittime, il richiamo al D.P.R. 445/2000 e alla circolare applicativa del “decertificato” aiuta a sbloccare le prassi; in ultima istanza è possibile presentare un reclamo formale o attivare gli strumenti di tutela amministrativa. Se invece il destinatario è un soggetto privato che non aderisce allo schema dell’autocertificazione, occorrerà procurarsi il certificato di laurea o diploma, sapendo che per “uso privato” può essere soggetto a imposta di bollo salvo esenzioni. In ogni caso l’autocertificazione resta lo strumento ordinario, rapido e gratuito per comprovare il proprio titolo di studio nei rapporti con la pubblica amministrazione e con i soggetti che si impegnano ad accettarla, con un equilibrio tra semplificazione e responsabilità personale che rende più snelli concorsi, iscrizioni, borse di studio e molte pratiche quotidiane.
Esempio Autocertificazione Titolo di Studio
Autocertificazione Titolo di Studio
(ai sensi dell’art. 46, D.P.R 445 del 28 dicembre 2009)
Il/la sottoscritto/a _________________________, nato/a a _______________________ (__) il giorno __/__/____ e residente a _____________________________ (__) in via ______________________,
consapevole delle sanzioni penali applicabili in caso di dichiarazioni mendaci e non veritiere che sono previste dagli articoli 75 e 76 del D.P.R 28/12/2000 n. 445 e per gli effetti dell’art. 47 del citato D.P.R. 445/2000, dotto la propria personale responsabilità
DICHIARA
di essere in possesso del seguente titolo di studio __________________________________
conseguito in data __/__/____
presso ___________________________________________________
luogo e data
Firma
La presente dichiarazione è esente da imposta di bollo ai sensi dell’art. 37 del D.P.R. 445/2000
Modello Autocertificazione Titolo di Studio Word e PDF
Di seguito è possibile trovare il modulo autocertificazione titolo di studio Word e PDF.