In questa guida spieghiamo in cosa consiste l’istanza di fallimento e mettiamo a disposizione modello.
Il fallimento è una esecuzione forzata che è volta alla liquidazione di una impresa. La procedura per depositare istanza di fallimento è stata modificata con decreto legislativo 169/2007, norma a cui fare riferimento per il deposito di istanza di fallimento.
Normalmente il fallimento viene dichiarato dietro richiesta del debitore dietro ricorso di uno o più creditori da un pubblico ministero.
Il debitore che si trova in stato di insolvenza, può avanzare mediante ricorso una richiesta di fallimento. Parimenti il creditore può presentare richiesta avanzando un ricorso.
In entrambi i casi, ovvero chiunque sia il soggetto che avanza richiesta di fallimento, il debitore od il creditore, è disponibile un prestampato presso gli uffici giudiziari che guida alla compilazione della richiesta.
Ovviamente per ottenere l’iscrizione a ruolo del ricorso che viene presentato, detto ricorso dovrà essere corredato e completo di tutti i dati probanti ai fini del ricorso stesso, che andranno allegati alla richiesta di iscrizione a ruolo e che renderanno l’istruttoria pre-fallimentare del Tribunale Fallimentare più veloce.
Oltre ai dati, nel ricorso andranno espresse anche le motivazioni che portano alla richiesta e tutti i documenti atti a dimostrare lo stato di insolvenza.
Nel caso di fallimento in proprio, il ricorso può essere presentato direttamente in cancelleria dal titolare o dai soci. Per le società di capitali il ricorso viene presentato allegando la autorizzazione della assemblea dei soci. Se l’amministratore si trova nella impossibilità di agire, ad esempio per la mancata partecipazione dei soci alle assemblee straordinarie che devono deliberare in merito ad una eventuale richiesta di fallimento, dovrà porre al Presidente del Tribunale anche istanza di richiesta per un liquidatore.
Occorre specificare che i piccoli imprenditori e gli artigiani non sono assoggettati al fallimento in quanto mancano i requisiti della imprenditorialità e dell’organizzazione dei beni strumentali.