Scopriamo come si compone una relazione di stage e tirocinio, elaborato che molti giovani si trovano a dovere redigere al termine di esperienze formative o lavorative.
Essa altro non è che un documento nel quale dovrà essere riassunto in mode dettagliato il luogo nel quale abbiamo operato, il personale con il quale siamo venuti in contatto, le difficoltà riscontrate e ovviamente quanto abbiamo appreso come tirocinanti o stagisti. La relazione di stage e tirocinio si compone di tre parti: un discorso introduttivo, il corpo centrale della relazione stessa e il discorso conclusivo.
Sarà nel discorso introduttivo che andremo a specificare il nome della struttura nella quale abbiamo operato, includendo un breve excursus sulla storia e sulla gestione della struttura nonché il campo di attività della stessa. Sempre nel discorso introduttivo inseriremo quello che è il nostro commento e giudizio sull’esperienza di stage o di tirocinio, riportando anche quella che è la nostra personale impressione riguardo la crescita personale e professionale che abbiamo tratto dal tirocinio nonché l’utilità che ne abbiamo ottenuto. Così, ad esempio, se staremo effettuando un tirocinio medico in un ospedale descriveremo prima di tutto la struttura sanitaria e la sua storia, per poi passare a quella del reparto dove abbiamo operato indicandone anno di costituzione, numero di posti letto, personale impiegato nello stesso terminando con la descrizione dei pazienti e soprattutto, naturalmente, della tipologia di attività prestata e i servizi erogati.
Ovviamente sarà questa ultima parte che, dopo averla introdotta nel discorso introduttivo, andremo a dettagliare nel corpo centrale del documento. Descriveremo quindi quello che è stato il nostro ruolo nella struttura, all’interno dello specifico reparto, e indicheremo anche le collaborazioni con relative difficoltà e punti di forza. Nel fare questo indicheremo quella che era la nostra giornata tipo, partendo proprio dalla sua origine ovvero dall’ora in cui ci si alzava, l’ora in cui si andava a lavoro, l’ora del pranzo, le altre pause nel corso della giornata e ovviamente quelli che erano i compiti assolti e la loro distribuzione nelle ore di lavoro. Anche qui indicheremo risorse e difficoltà riscontrate, rapporti con il personale e rapporti coi pazienti sia dal punto di vista medico che umano.
Infine l’ultima parte, ovvero il discorso conclusivo, è riservato alla descrizione di quelle che sono le nostre personali conclusioni che abbiamo tratto dallo stage o dal tirocinio professionale. Parleremo dunque della nostra personale crescita, sia sotto il risvolto professionale che umano. Risulta essere dunque questa una parte riservata ai bilanci, nella quale potremo anche esprimere se le aspettative che possedevamo sono state soddisfatte oppure meno o ancora cosa ha creato nuove aspettative e cosa invece non ha permesso a quelle che possedevamo di compiersi. Esprimeremo infine il nostro giudizio comprensivo anche degli insegnamenti che abbiamo tratto dall’esperienza formativa. Avremo così terminato la nostra relazione di stage e tirocinio in maniera completa che ovviamente rileggeremo in cerca di possibili errori. Come ogni elaborato personale avente finalità lavorative è importante non vi siano errori di grammatica o di sintassi.